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ACN e MIM insieme per Cybersicurezza e IA nelle scuole

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Navigano immersi nella luce di uno schermo, tra giochi, social e compiti online. Sono i nostri figli, i “nativi digitali”, eppure nella vastità dell’oceano digitale si muovono troppo spesso come ingenui passeggeri su una nave senza bussola. Ignari dei vortici che celano le acque, dei predatori che si nascondono sotto mentite spoglie, confidano in un “like” come in un amico e scaricano un’app come se fosse un giocattolo innocuo. Il pericolo è un’ombra che non riconoscono, finché non è troppo tardi, cadendo anche in trappole più grosse come quelle che abbiamo già descritto dal titolo un po’ forte che troverete in calce a questo.

ROMA – È da questa consapevolezza, dall’urgenza di trasformare quei passeggeri in abili capitani del proprio viaggio in Rete, che nasce il progetto “Educare alla Cybersicurezza”, presentato all’Istituto “Leonardo da Vinci” di Roma. Un programma di formazione promosso dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) insieme al Ministero dell’Istruzione e del Merito e all’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, per fare della scuola non un semplice spettatore, ma il baluardo attivo della sicurezza di tutti.

All’evento di lancio, che ha visto la partecipazione di oltre cento dirigenti scolastici, sono intervenuti Anna Paola Sabatini per l’Ufficio Scolastico Regionale, Maria Rosaria Senofonte in rappresentanza della Vice Direttrice Generale dell’ACN Nunzia Ciardi (impegnata in precedenti impegni istituzionali), Davide D’Amico (Direttore Generale per l’Innovazione Digitale del MIM) e i professori Mario Caligiuri (Università della Calabria ed esperto ACN) e Paolo Branchini (Università Roma Tre).

Dalle minacce invisibili alla prevenzione consapevole.

L’iniziativa non è un semplice corso. È una risposta concreta a minacce molto reali che colpiscono proprio i più giovani: dal phishing che mira a rubare le loro identità, al ransomware che potrebbe cancellare i loro ricordi più cari salvati su uno smartphone, passando per il cyberbullismo che trasforma lo schermo in un’arma.

I corsi, curati da esperti e ricercatori dell’ACN, abbandonano la teoria astratta per immergere i docenti in simulazioni pratiche, esercitazioni e analisi di casi reali, fornendo gli strumenti per riconoscere e neutralizzare queste insidie, che partono dalle semplici minacce in rete all’uso consapevole delle Intelligenze Artificiali.

Un percorso che cresce con loro, dal gioco alla responsabilità.

La strategia è costruita intorno a un principio semplice ma potente: non si può usare lo stesso linguaggio con un bambino e con un adolescente.

Alla scuola primaria, si crea uno scudo protettivo attraverso il gioco e le favole, insegnando la diffidenza verso gli “sconosciuti digitali” in modo sereno e positivo.
Alle medie, si costruisce l’autonomia e la responsabilità, accompagnandoli nel mondo dei social e delle chat di gruppo con gli strumenti per difendersi.
Alle superiori, si sviluppa il pensiero critico per affrontare minacce complesse, dalle truffe online alle campagne di disinformazione.

Difendere la rete significa prima di tutto educare chi ogni giorno la abita. È la conclusione naturale di un progetto che vuole tessere una rete di sicurezza umana, dove ogni insegnante formato diventa un faro per decine di giovani naviganti. Perché nessun bambino deve più sentirsi solo nell’oceano digitale.

by Roosteram

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