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Nel tumultuoso panorama musicale degli anni ’60, tra le strade di Roma, un giovane tastierista di nome Vittorio Nocenzi si trovò catapultato nella scena della musica progressive rock. Ciò che iniziò come un’audizione improvvisata presso l’etichetta RCA, ottenuta su segnalazione di Gabriella Ferri, si trasformò nella creazione del Banco del Mutuo Soccorso, un gruppo nato da una necessità improvvisa, alimentato dall’ingegno musicale e destinato a diventare un simbolo del progressive rock italiano.
In quel periodo, le case discografiche erano restie a promuovere musicisti solisti. Si narra che Nocenzi abbia ingigantito l’esistenza di un gruppo da lui stesso diretto. Una volta ottenuta l’audizione, si è trovato nell’immediata necessità di organizzare una formazione reclutando parenti e amici in grado di suonare uno strumento, dando così vita ai “Banco del Mutuo Soccorso”.
La storia di questo gruppo è un viaggio attraverso la creatività, la sperimentazione e una solidarietà musicale che ha sfidato le convenzioni del tempo. Da una stalla trasformata in sala prove, a Marino nei Castelli Romani, tra amplificatori e strumenti musicali al posto del fieno, il gruppo ha tracciato il proprio percorso verso il successo, lasciando un’impronta indelebile sulla scena musicale italiana e oltre.
La prima formazione includeva Vittorio Nocenzi e il fratello Gianni al pianoforte, Gianfranco Coletta alla chitarra, Fabrizio Falco al basso e Mario Achilli alla batteria, membri del gruppo rock psichedelico Crash con cui Vittorio collaborava. L’audizione fu un successo e il neonato Banco del Mutuo Soccorso registrò tre brani inclusi nella raccolta di nuove formazioni “Sound ’70”, pubblicata solo su musicassetta. Poco dopo il provino, la formazione fu già modificata con l’ingresso di Claudio Falco alla chitarra e Franco Pontecorvi alla batteria e i brani della raccolta furono registrati nuovamente.
Il gruppo ha debuttato nel 1972 con l’album omonimo “Banco del Mutuo Soccorso”, che ha ottenuto un notevole successo. L’album era caratterizzato da complessi arrangiamenti musicali, testi poetici e influenze classiche. La voce distintiva di Francesco Di Giacomo, il cantante della band, è diventata una firma del suono dei Banco.
Nel corso degli anni ’70, i Banco del Mutuo Soccorso hanno continuato a pubblicare una serie di album che hanno consolidato la loro reputazione nel panorama progressive rock. Tra gli album più noti si includono “Darwin!” (1972), “Io sono nato libero” (1973) e “Come in un’ultima cena” (1976). Questi lavori hanno contribuito a definire lo stile distintivo del gruppo.
Tuttavia, con l’avvento degli anni ’80, il progressive rock ha perso popolarità e i Banco del Mutuo Soccorso hanno sperimentato un declino nelle vendite e nella visibilità. La band ha attraversato diversi cambiamenti di formazione nel corso degli anni, ma i fratelli Nocenzi sono rimasti costanti. Nel corso del tempo, hanno goduto di un revival del loro status, con l’interesse rinnovato per il progressive rock. Nel 2019, hanno celebrato il loro cinquantesimo anniversario con il tour “Transiberiana”, che ha coinciso con l’uscita di un nuovo album omonimo.
“Darwin!” è il terzo album in studio dei Banco del Mutuo Soccorso, pubblicato nel 1972. È considerato uno degli album più significativi e influenti nel panorama del progressive rock italiano, è un concept album che esplora il tema dell’evoluzione umana ispirandosi alle teorie di Charles Darwin.
La copertina mostra a sinistra il nome della band, a destra il titolo dell’album e al centro un orologio a cipolla con un quadrante particolare. L’orologio rappresenta un paesaggio vario e apparentemente inospitale, in sintonia con il tema dell’album che descrive l’evoluzione di Terra e umanità. Il disco, intitolato come Charles Darwin, fondatore dell’evoluzionismo, visualizza un’immagine sintetica di millenni di storia, raffigurando un territorio che richiama epoche passate.
Le dodici ore dell’orologio sono illustrate da ritratti stilizzati che mostrano l’evoluzione dell’uomo dalla preistoria ai giorni nostri. Dodici primi piani rappresentano varie fasi, dai primi uomini cavernicoli agli individui della società industriale e dalla classicità greca a figure storiche come Enrico VIII d’Inghilterra. La copertina include anche le lancette, raffigurate come le braccia di un uomo vestito da predicatore del West, che è Francesco Di Giacomo, il cantante del gruppo. Di Giacomo svolge il ruolo principale nella rappresentazione del tempo, guidando la narrazione dell’umanità attraverso sette canzoni.
L’album è caratterizzato da una struttura complessa e articolata, tipica del progressive rock. La suite principale, “L’evoluzione,” è una composizione divisa in varie parti che sottolineano il tema evolutivo. Questa struttura permette ai Banco del Mutuo Soccorso di esplorare una vasta gamma di stili e atmosfere all’interno di un’unica opera.
Il vinile presenta variazioni significative di stile, passando da sezioni più eteree e melodiche a momenti più intensi e progressivi. Queste variazioni possono creare un’esperienza di ascolto dinamica, mantenendo l’attenzione dell’ascoltatore per tutto l’album. Gli arrangiamenti orchestrali e l’uso di strumenti come il flauto contribuiscono a creare una sensazione di ampiezza e raffinatezza, gli strumenti elettronici, gli effetti sonori e le sperimentazioni musicali sono presenti in diverse parti dell’album, che si distingue per la sua complessità e maestria tecnica.
La voce di Francesco Di Giacomo aggiunge profondità emotiva alle composizioni. Era noto per la sua voce potente, espressiva e teatrale. La sua capacità di modulare l’intonazione, esplorare ampie gamme vocali e comunicare emozioni profonde ha contribuito in modo significativo allo stile unico della band. La sua voce è stata spesso descritta come drammatica e passionale. La sua improvvisa scomparsa in un tragico incidente stradale il 21 agosto 2014, ha rappresentato una grande perdita per la scena musicale italiana e per i fan dei Banco del Mutuo Soccorso. Francesco Di Giacomo è stato uno degli interpreti più carismatici e talentuosi del progressive rock italiano.
L’album “Darwin!” ha ricevuto elogi critici per la sua originalità e innovazione nel contesto della scena progressive rock e ha contribuito a consolidare la reputazione dei Banco del Mutuo Soccorso come uno dei principali gruppi di progressive rock italiani.
Formazione: Vittorio Nocenzi (organo, clavicembalo, sintetizzatore) – Gianni Nocenzi (pianoforte, ottavino) – Marcello Todaro (chitarra elettrica, chitarra acustica) – Renato D’Angelo (basso Fender, contrabbasso) – Pierluigi Calderoni (batteria, timpani) – Francesco Di Giacomo (voce).
Tracce:
Lato A
L’evoluzione – 14:03
La conquista della posizione eretta – 8:35
Lato B
Danza dei grandi rettili – 3:45
Cento mani e cento occhi – 5:27
750.000 anni fa…l’amore? – 5:41
Miserere alla storia – 6:01
Ed ora io domando tempo al tempo ed egli mi risponde…non ne ho! – 3:31