spot_img

Fattore X

SERENA_NARDI risvolti introspettivi italo red italo
italo-red-italo_PodCast

"Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro perché il Male ed il Potere hanno un aspetto così tetro? Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità, farmi umile e accettare che sia questa la realtà?”  
Guccini, Don Chisciotte.

Stai serena, l’Europa inquina solo il 2% a livello mondiale. Sconfortante, ma innegabilmente vero. Questa considerazione, per logica pura, potrebbe implicare moltissime altre considerazioni a cascata. Che faccio a fare la raccolta differenziata? Perché sto a perder tempo a prendere la verdura sfusa quando ce l’ho già pronta nel suo bell’imballo di plastica? Perché non do una bella pompata al riscaldamento, che a casa mi piace stare in maglietta? E posso continuare la lista di queste quotidiane pusillanimità. Di tali si tratta no? 

Certo, se credo che con i miei piccoli gesti, io possa salvare il mondo, sono più visionaria di don Chisciotte che lotta contro i mulini a vento. Effettivamente, se penso all’effetto che potrebbero avere i miei gesti, alla prima catastrofe ambientale, mi si squaglierebbe qualsiasi buon proposito. Ma che catastrofe ambientale? Ma che vado dicendo? Perché scomodare le catastrofi o le guerre? Se osservo le logiche del normalissimo sistema produttivo, alla luce delle sue implicazioni sulla natura, qualsiasi mia buona azione diventa un’assurda e insensata retorica, magari sostenuta da politiche permeate di buone intenzioni o peggio da politiche tese al mantenimento dello status quo. In che senso? È che queste buone azioni potrebbero diventare un modo per farmi sentire buona, anzi, migliore, perché oh..alla fine quello che posso lo faccio, il resto non dipende da me e, se tutti facessero come me, il mondo sarebbe un posto migliore. Un modo alla fin fine per affermare la mia superiorità etica e morale e per deresponsabilizzarmi al tempo stesso, trasformando cioè tutto il mio fervore green in una sostanziale quiescenza allo status quo. Lo dico perché l’ho pensato. Più volte. Faccio ammenda. Non è questo il punto. 

E vedendola molto dall’alto, sono immersa in un mondo brulicante di persone indaffarate, sospeso nel silenzio cosmico dello spazio infinito, in cui esplosioni nucleari segnano la fine delle stelle, giganteschi buchi neri supermassicci ingoiano a poco a poco una galassia… che vuoi che sia un po’ di smog? 

Insomma di fronte a simili argomenti non so più ribattere. Non trovo argomenti logici che possano davvero sostenere i miei gesti. Eppure sento che sono importanti, ma perché?

Forse, semplicemente, si tratta solo di fare il bene. Ma cos’ è il bene?

È che sono come un ribosoma immerso nella cellula, che ha come orizzonte solo quello della sua cellula, che sta tutto affaccendato a produrre sequenze di aminoacidi, in un universo brulicante di reazioni chimiche, di vita, di morte, di distruzione e di  rinnovamento continuo, e che ha perso di vista, il ribosoma, che tutto il suo mondo fa parte di un tessuto, molto più complesso, e che fa parte di un organo, che fa parte di un organismo, che fa parte di un sistema, che fa parte di sistemi di sistemi.  Non abbiamo la percezione di avere la prospettiva di un ribosoma, ribosoma che peraltro si sente il padrone dell’ universo.

Eppure, quando contempliamo la natura, ne siamo rapiti. La natura ci conquista, sia nelle sue manifestazioni terribili, sia nel suo placido dispiegarsi. Ci conquista e ne abbiamo così bisogno, che se viviamo in cubicoli di cemento, la ricreiamo artificialmente, come quando per meditare mettiamo la musica con i rumori della natura. Io assorbo ossigeno e rilascio anidride carbonica, i vegetali assorbono anidride carbonica e rilasciano ossigeno. Non è meravigliosamente semplice? Facciamo parte di un sistema in cui i cicli non sono cortocircuitati nel mio essere, ma si completano in una dialettica continua dentro-fuori. Ma abbiamo smarrito la coscienza della meravigliosa orchestra di cui facciamo parte, non conosciamo più le leggi della natura e l’equilibrio si è rotto. Non siamo più parte di un sistema. Così possiamo affermare e rivendicare i nostri interessi e le nostre necessità, perché l’orizzonte in cui stiamo è ricurvo e ritorna a sé. E come anche un boomerang però ci torna indietro. E come prezzo per il trionfo dell’onnipotenza dell’uomo, la solitudine. L’essere soli, staccati, separati.

Però non è del tutto persa questa coscienza. Quando facciamo spazio ad accogliere la bellezza e la poesia delle cose e della natura, ci sentiamo espandere, ci sentiamo pervasi da una corrente vitale che ci commuove, ci sentiamo connessi con il sistema. Per un momento allora smetto di essere un ribosoma con l’ego ipertrofico, per un momento respiro la bellezza e posso sentirmi al contempo infinitamente piccolo e infinitamente grande, parte di un tutto che mi pervade e mi trascende al contempo.

Ma.. tradotto? Mi pare che questo fare il bene, possa esplicarsi semplicemente nelle piccole scelte quotidiane, nelle nostre azioni, perché quello è l’orizzonte in cui ci possiamo muovere. E se evitando di accumulare plastica nel mio sacco della spesa, io sento che la mia azione è un piccolo atto d’amore nei confronti di una natura continuamente violentata, se sento che è un modo di prendermene cura, allora nel vivere questa attitudine, sperimento di non essere sola con il mio sacco della spesa. Sperimento un profondo amore che mi lega e mi connette ad altro, in questo piccolo gesto può esserci l’essenza dell’ amore, che non ha davvero nessuna garanzia di successo, nessun ritorno per l’immagine di sè, nessuna giustificazione logica o morale, magari nessuna conseguenza pratica.  A me sembra che sia questo il punto. 

“L’amore ha l’amore come solo argomento”.  Dolcenera, F. De Andrè.

suggeriti

- Advertisement -spot_img

Latest Articles

INFORMATIVA  cookie policy 
Su questo sito utilizziamo strumenti di
prime o terze parti che memorizzano
piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo.
I cookie sono normalmente utilizzati
per consentire il corretto funzionamento
del sito (cookie tecnici),

UTILIZZIAMO SOLO COOKEI TECNICI ESSENZIALI

ATTENZIONE!
SE DISABILITI i cookie NON POTRAI:
visualizzare
filmati di YOUTUBE, ANIMAZIONI
ed altre FUNZIONI.