Il Villaggio della Fantasia…dalla carta ai pixel.
Tutto nacque nello spazio di pochi metri quadrati a Bordighera nel 1965 con il 1° Salone Internazionale dei Comics.
Si trattava di un simposio sull’argomento dei fumetti (“comics” secondo la definizione americana). Logica conseguenza di una serie di studi universitari partoriti dalla fertile immaginazione di un giovanissimo prof. Romano Calisi in collaborazione con un brillante quanto intellettualmente prolifico Rinaldo Traini. Studi vissuti con malumore nell’ambiente universitario, visto che il fumetto era visto dai più come una sorta di sottoprodotto culturale, piuttosto che un mezzo di comunicazione pari al cinema, alla narrativa scritta o la televisione.
L’iniziativa però venne premiata con un successo strepitoso. Finalmente fu evidente a tutti, e soprattutto in ambiente accademico, che i comics erano degni di essere equiparati agli altri mezzi di comunicazione, considerati più “nobili”, come valida “cartina tornasole” per meglio comprendere le tendenze dei lettori, in particolare dei più giovani.
La scelta per la seconda location del Salone Internazionale del Comics cadde su Lucca, grazie anche ad una intelligente quanto lungimirante visione dell’allora sindaco Giovanni Martinelli.
Da allora la crescita della manifestazione non ha conosciuto rallentamenti, allargandosi dagli spazi relativamente ristretti e definiti delle prime edizioni, all’intera città coinvolgendo vicoli, palazzi storici, piazze e in particolar modo la caratteristica cinta muraria, ma soprattutto è riuscita a diventare la più importante manifestazione internazionale del settore (l’edizione di quest’anno ha superato i 320.000 biglietti venduti!).
Ad oggi risulta davvero difficile separare l’evento dal suo contesto. Lucca Comics & Games è uno di quei rari esempi dove cultura, necessità economiche, impatto sul territorio e divertimento riescono a coesistere in un equilibrio che, al giorno d’oggi, appare quasi straordinario.
Ciò che era cominciato come uno studio dal sapore spiccatamente universitario sul ruolo del fumetto nel mondo della comunicazione di massa, si è evoluto fino ad assumere contorni sempre più sfumati, coinvolgendo cinema, televisione, gaming e in particolare il divertente e spesso irriverente mondo del cosplay, trasformandosi così in un vero e proprio fenomeno di massa giovanile…e non solo.
O.D.B.
