L’avventura delle criptovalute ha inizio nel 2009, quando un individuo o gruppo sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto introdusse il Bitcoin. Il Bitcoin è la prima valuta digitale basata sulla blockchain, una tecnologia rivoluzionaria per transazioni sicure e decentralizzate. Nonostante il loro sviluppo positivo, le criptovalute suscitano preoccupazioni per l’uso potenziale in attività illecite, incluso il rischio di corruzione. La natura pseudonima delle transazioni crittografiche offre un grado di anonimato, complicando il tracciamento delle attività finanziarie.

In questo contesto critico, nel libro “Criptovalute e Corruzione” pubblicato da Aracne Edizioni, l’autrice Barbara De Propis, già docente del Master Anticorruzione dell’Università Tor Vergata, propone un’analisi approfondita delle interazioni tra criptovalute e corruzione. La sua ricerca delinea con precisione il connubio tra questi due elementi, affrontando i rischi e le sfide in un contesto in rapida evoluzione. La prefazione del Professor Ranieri Razzante, esperto nella gestione dei rischi di riciclaggio e consulente della Commissione parlamentare antimafia, conferisce al libro ulteriore credibilità e importanza.
La presentazione del libro presso la libreria Eli di Roma è stata un’opportunità preziosa per discutere apertamente dell’influenza delle criptovalute sulla corruzione e per esplorare soluzioni e regolamentazioni. La partecipazione di figure chiave come Angelo Tofalo, Luca Pompei e Luca Piccinelli ha arricchito ulteriormente la discussione con prospettive uniche, contribuendo a illuminare un tema complesso e in continua evoluzione.

Angelo Tofalo, CEO di AT Agency e già Sottosegretario di Stato alla Difesa, ha condiviso la sua esperienza nel settore della difesa, sottolineando l’importanza strategica della discussione sulle criptovalute per la sicurezza nazionale. Luca Pompei, avvocato ed esperto di compliance finanziaria, ha fornito una prospettiva legale, analizzando il rischio derivante dall’uso delle criptovalute in scenari potenzialmente corrotti. La presenza di Luca Piccinelli, Chief Cybersecurity & Privacy Officer di Huawei Italia, ha sottolineato l’importanza della sicurezza informatica nell’utilizzo delle criptovalute. La tecnologia blockchain e le criptovalute, sebbene offrano trasparenza e decentralizzazione, presentano rischi significativi in termini di sicurezza digitale.
Il Professor Ranieri Razzante, definendo questi asset come non certamente sicuri, ha approfondito l’aspetto tributario applicato alle transazioni di valute virtuali, sottolineando la necessità di una regolamentazione attenta. La redazione di ItaloRed si congratula con Barbara per sua ultima creazione e si impegna a esplorare ulteriormente l’argomento da lei trattato nelle prossime occasioni.
ItaloRED TEAM