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Cyberstalking – dal mondo virtuale una minaccia reale

M_DAMICO italo Red Italo

info: lex@italored.it

L’avvento dell’era digitale, con Internet come protagonista indiscusso, ha rivoluzionato la nostra vita quotidiana, creando uno spazio virtuale in cui le relazioni interpersonali prendono forma in modi nuovi ed inediti. Tuttavia, questa rivoluzione ha portato con sé anche un lato oscuro: il cyberstalking, una variante digitale del più noto reato di stalking, si è affermato come una delle più gravi minacce nell’era dell’informazione.

Il cyberstalking, una versione insidiosa del suo omologo offline, si manifesta attraverso comportamenti ripetuti e persecutori perpetrati attraverso i moderni mezzi di comunicazione, come e-mail, messaggistica istantanea, social network e altri canali digitali. Questo fenomeno non solo è diffuso ma presenta anche gravi implicazioni per la sicurezza e il benessere delle vittime coinvolte.

Dall’Articolo di Legge alla Realtà: Quando il Cyberstalking Colpisce

L’articolo 612 bis del Codice Penale italiano, noto come “Atti persecutori”, è la risposta normativa a questa minaccia. Esso punisce chiunque, con condotte reiterate, minacci o molesti un individuo in modo da generare ansia, paura o timore per l’incolumità propria o di un congiunto. Questo articolo si applica anche quando tali atti persecutori sono compiuti attraverso strumenti informatici e telematici.

Nel mondo virtuale, gli atti di molestia possono assumere forme sorprendentemente varie: telefonate moleste, invio di messaggi minacciosi via e-mail o sui social network, persino la divulgazione di materiale privato, come foto o video, senza consenso. Questi atti sono il marchio distintivo del cyberstalker, il quale sfrutta l’anonimato della rete per infliggere terrore psicologico alle vittime. Insulti, minacce, ricatti e altre tattiche possono infliggere danni gravi al benessere delle persone coinvolte, anche se il molestatore esiste solamente nel mondo virtuale.

Il Profilo del Cyberstalker: Un Nemico Senza Volto

Il cyberstalker può essere chiunque: uomo o donna, giovane o anziano, senza distinzione di età o estrazione sociale. Questa diversità dimostra quanto la minaccia del cyberstalking possa colpire chiunque, indipendentemente dalle caratteristiche personali.

Un Caso Vero

“Per far luce su questa realtà, prendiamo in considerazione il caso di una donna, che chiameremo nel rispetto della privacy, Bianca, una donna di cinquant’anni che vive in provincia.” Dopo una relazione sentimentale durata sei mesi, il suo compagno sviluppa una forte gelosia, culminando in atti persecutori come pedinamenti, sequestro del telefono e persino violenza fisica. La rottura della relazione non mette fine alla sua ossessione: l’ex compagno inizia a diffondere messaggi offensivi e minacce attraverso Facebook, WhatsApp e altri mezzi digitali, coinvolgendo anche i figli di Bianca. Queste azioni generano in Bianca un grave stato di ansia e attacchi di panico, che la costringono a cercare aiuto da specialisti e farmaci. Nonostante le sfide, Bianca trova la forza di denunciare il suo aguzzino.

La Giustizia in Azione: Dalla Restrizione alla Condanna

Le autorità intervengono applicando una serie di misure, tra cui il divieto di avvicinamento e il braccialetto elettronico. Nonostante questi sforzi, l’ex compagno continua a violare le restrizioni, portando infine alla sua condanna per atti persecutori. Attualmente, è ristretto in carcere, dimostrando che la giustizia può essere efficace quando si tratta di cyberstalking.

Cosa Fare se si è Vittime di Cyberstalking

La vittima di cyberstalking deve proteggersi con tutti i mezzi disponibili. Bloccare immediatamente lo stalker su tutti i canali di comunicazione è un primo passo essenziale. La collaborazione con le Forze dell’Ordine è fondamentale, e la denuncia-querela non dovrebbe mai essere temuta. Il supporto legale da parte di professionisti esperti in materia può essere di grande aiuto.

La Sanzione Penale: Un Deterrente Cruciale

Infine, la sanzione penale svolge un ruolo fondamentale. La severità e la certezza delle pene devono scoraggiare la ripetizione di condotte così invasive da sconvolgere la vita delle vittime, spingendole talvolta persino verso pensieri suicidi. Solo attraverso un’azione combinata di protezione personale, intervento legale e applicazione della legge possiamo sperare di sconfiggere il flagello del cyberstalking.

In conclusione, il cyberstalking rappresenta una sfida crescente nell’era digitale, e la sua comprensione è fondamentale per combatterlo efficacemente. La storia di Bianca dimostra che, con il coraggio di denunciare e l’azione congiunta delle autorità e dei professionisti, è possibile porre fine a questa minaccia e proteggere le vittime.

ll Futuro della Lotta contro il Cyberstalking

Mentre il mondo digitale continua a evolversi, è evidente che il problema del cyberstalking non svanirà da solo. Al contrario, le nuove tecnologie offrono ai persecutori sempre nuovi strumenti per agire nell’ombra. In questo contesto, è fondamentale che la società nel suo insieme, insieme alle autorità e agli individui, si adoperi per affrontare questa minaccia in costante mutamento.

La storia di Bianca dimostra che, la determinazione delle vittime, il supporto delle forze dell’ordine e degli avvocati specializzati e l’applicazione rigorosa della legge possono portare alla giustizia e alla protezione delle persone coinvolte.

In ultima analisi, dobbiamo considerare il cyberstalking non solo come un problema personale, ma come una minaccia per l’intera società. Solo attraverso la consapevolezza, la cooperazione e l’azione coordinata possiamo sperare di sconfiggere questa insidiosa forma di abuso. La sicurezza di tutti noi dipende da come affronteremo questa sfida nel futuro digitale che ci attende.

Avv. Monica D’Amico

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