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“Tamen” – non tamen idem

“Ogni tanto, nel tempo, Dio ci butta fra i piedi una creatura straordinaria, ci fa inciampare, a ritroso, in noi stessi. Allora ascoltiamo quella canzone, leggiamo quel libro, ritroviamo un vecchio disegno a matita. E torniamo a stupirci. E sappiamo d’essere chi siamo. Non sprechiamo più l’acqua. Usciamo dall’ammirare.”

Tratto da TAMEN di Giancalo Sissa

“Tamen” è una tessitura letteraria unica, un volume in cui molteplici narrazioni convergono. Si tratta del diario di un lungo e profondo viaggio intrapreso da un poeta attraverso un arco temporale di vent’anni. Questo testo funge da testimonianza di un percorso sociale ed esistenziale che si estende da Mantova a Parigi, da Bologna ai vibranti tablao flamenchi dell’Andalusia, da Saint-Malo alle accoglienti taverne di Atene e agli animati pub di Edimburgo.

In queste pagine, le speranze dell’infanzia si mescolano con le ombre dei giardini della sconfitta generazionale, che forse rappresentano l’ultima generazione romantica a sfidare audacemente le insidie della parola espressa e del dubbio vissuto. “Tamen” si erge come un monumentale tributo all’assente contemporaneo, il dubbio, che spesso si ritrova in bilico tra la fragilità della parola e la forza dell’esperienza umana.

Copertina_Tamen.jpg_ italo Red Italo

Il libro in questione prosegue e arricchisce un percorso di scrittura poetica che ha costantemente cercato una crescita evolutiva e, allo stesso tempo, una raffinata ristrutturazione formale. Queste evoluzioni e trasformazioni sono state documentate per la prima volta nel volume intitolato “Il bambino perfetto,” il quale vide la luce grazie alla casa editrice Manni nel 2008. Tale lavoro iniziale costituirà il fondamento su cui si costruiranno ulteriori due raccolte poetiche, una precedente e una parallela.

La prima di queste è “Persona minore,” pubblicata nel 2015 da Qudulibri, e la seconda è “Senza titolo alcuno,” che fa parte dell’antologia “Sospeso respiro. Poesia di pandemia,” distribuita da Moretti&Vitali nel 2020. In entrambe queste opere, si può riconoscere una continua ricerca di perfezionamento e sperimentazione formale, caratteristiche che si intrecciano in modo armonioso con il percorso poetico descritto precedentemente, contribuendo a consolidare la complessa trama di questa evoluzione artistica.

“Tamen” non rappresenta affatto una semplice sintesi scritta con la comodità di chi evita di creare qualcosa di nuovo. Al contrario, si tratta di un compendio prezioso in cui l’autore rilegge se stesso e dona ai suoi lettori l’essenza del lavoro svolto in anni di dedizione artistica. Gran parte della redazione di ItaloRed conosce personalmente Sissa, e i suoi scritti si riflettono meravigliosamente nella sua complessa, ma allo stesso tempo calorosa personalità. In bocca al lupo, Giancarlo, continua a regalarci momenti di lettura straordinari, proprio come fai sul palcoscenico teatrale.

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