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Glow – EVIL DEAD

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A cavallo degli anni ‘70 e ‘80, un gruppo di amici del Michigan, appassionati di cinema, passano le giornate realizzando diversi cortometraggi amatoriali, fino ad arrivare alla creazione di un’opera, tanto scioccante e incredibile, che entrerà, a ragione, nei libri di storia della settima arte.


Sto parlando di “Evil Dead” di Sam Raimi.
Il successo di Evil Dead è figlio dei magnifici anni ‘80, arrivato sino ai giorni nostri con due sequel (anche se il secondo è più un reboot a mio parere), un remake, una serie TV , svariati videogiochi, un musical, fumetti, giochi da tavolo e l’ultimo capitolo, appena uscito nei cinema (una sorta di sequel/reboot) dal titolo “Evil Dead Rise”, che sta riscuotendo un notevole apprezzamento.


La trama di Evil Dead, da noi uscito all’epoca con il titolo “La Casa” è semplice (allarme spoiler!): un gruppo di ragazzi, una baita sperduta in un bosco e un antico Demone Kandariano risvegliato recitando un brano contenuto in uno dei libri più famosi della storia del cinema. Il Necronomicon ex Mortis… il libro dei Morti. Rilegato in pelle umana e scritto col sangue, quell’antico testo sumero spiegava strani riti funebri, incantesimi funerari e riportava formule per la risurrezione dei morti.


Pochi mezzi e tanta (ma tanta…!) volontà, al punto che la crew continuò a lavorare oltre il tempo prestabilito e nonostante il budget (350.000 dollari) racimolato di qua e di là si stesse inesorabilmente esaurendo.
La troupe, composta per lo più da ventenni, si vide anche costretta a spostarsi dal Michigan al Tennessee per sfuggire all’inverno (le riprese cominciarono a novembre). Infatti, sfortunatamente per loro, nel 1979, in Tennessee, vi fu uno degli inverni più freddi di sempre. Diversi problemi, nacquero anche da l’inesperienza produttiva, che portò a diversi ritardi e disagi alla troupe e soprattutto agli attori che, già soffrivano per per colpa dei trucchi speciali applicati costantemente (anche per giorni interi), dai lividi, causati dalle scene di lotta e dalle cadute: come Bruce Campbell che ne uscì stremato ma, da lì, divenne una indiscussa star del cinema Horror e, assieme al libro, protagonista di tutta la saga!
Alcune scene furono girate durante la post-produzione, soprattutto perché la location
principale, lo Chalet in cui è ambientato il film (un’abitazione abbandonata in un bosco nei pressi di Morristown, in Tennessee), venne distrutta da un incendio poco dopo le riprese.
Poi non vi era nessuna botola per la cantina, l’ingresso che vediamo nel film fu girato nella casa di campagna del produttore Robert Tapert e il suo interno nel seminterrato nella casa di Raimi.


Mentre le sequenze composte dagli effetti più “estremi” furono girate nello studio del tecnico degli effetti speciali Burt Pierce e, dato che alcuni degli interpreti non erano più disponibili, al loro posto vennero filmate diverse controfigure tra cui il fratello di Sam Raimi…Ted. Prodotto tra il 1979 e il 1981, alla fine di maggio del 1982 il film esce a Detroit (città da cui provenivano molti dei fondi) riscuotendo un notevole successo locale.
In seguito, con il cambio di titolo da “Book of the Dead” a “Evil Dead”, suggerito dal
produttore/distributore di B-Movies Irvin Shapiro (cosa non proprio apprezzata da Raimi), viene proiettato al mercato del Festival di Cannes. Fortuna vuole che lo scrittore Stephen King fosse presente in sala: ne scrive una recensione entusiastica, che spinge il film nella giusta direzione per ottenere altre distribuzioni. Il film incasserà circa due milioni e quattrocentomila dollari, a fronte di un budget minuscolo, e continuerà a produrre negli anni a seguire grazie all’home video.

Il film influenzerà molti registi e produzioni future e uno di questi, appunto, è il primo ospite di questa rubrica. Un giovanissimo regista che ha da poco concluso le riprese del suo primo film, appunto, ispirato alla mitologia di Evil Dead: prodotto da Luca Boni e Marco Ristori rispettivamente delle case di produzione Extreme Video e V Channels. Ma di questo parleremo nella seconda parte.
Io vi saluto! e ricordate che la vita è film…e voi ne siete i protagonisti! alla prossima!

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