Gemelli? Boh, Forse
Si dice che ognuno di noi ha una doppia anima...
by D&D
…Quello che state per leggere non è il prodotto di ricerche accademiche, ma divagazioni di un passante per caso intorno alla tecnologia.
C’è un momento nella vita di ogni persona tecnologicamente connessa che porta con sé una strana combinazione di emozioni: la notifica di un aggiornamento software. Appare sul tuo schermo, piccola e innocente, con il suo messaggio che promette “miglioramenti delle prestazioni” e “nuove funzionalità”. Ti sembra quasi di sentire il richiamo seducente del progresso tecnologico. Ma proprio quando stai per premere quel fatidico pulsante “aggiorna”, una vocina dentro di te sussurra: “Sei sicuro? E se tutto si bloccasse?”
Sì, perché nel meraviglioso mondo degli aggiornamenti software, nulla è mai certo. Potresti trovarti con una macchina più veloce e reattiva, oppure con un dispositivo che sembra uscito da un museo della lentezza. È un po’ come quando ordini una pizza gourmet: potrebbe essere un’esperienza culinaria sublime o un disastro tale che nemmeno il miglior chef potrebbe salvare. E la suspense è tutta lì, in quel piccolo gesto.
Gli aggiornamenti software promettono sempre grandi cose: “risoluzione di bug”, “miglioramenti della sicurezza”, “nuove funzionalità”. Ma noi lo sappiamo, vero? Sotto quelle parole, si nasconde un rischio enorme. Potresti finire con la batteria del telefono che si scarica nel tempo di un caffè o, peggio ancora, con l’app preferita che non funziona più come prima. Per non parlare delle interfacce che cambiano improvvisamente, facendoti sentire come se fossi tornato alle prime esperienze col computer.
Prendiamo un esempio comune: il tuo sistema operativo. “Aggiornamento disponibile. Vuoi installare ora?” Certo che lo vuoi! Dopotutto, chi non vorrebbe prestazioni migliorate e nuove funzionalità? Ma poi, dopo l’aggiornamento, scopri che la funzione “migliorata” è stata nascosta in un menù che richiede dieci clic per essere trovata, o peggio, è stata sostituita da una nuova che non hai mai chiesto. La tua frustrazione sale e ti ritrovi a cercare disperatamente su Google come tornare alla versione precedente (spoiler: di solito non è possibile).
E che dire di quegli aggiornamenti che arrivano al momento peggiore? Stai per fare una presentazione importante, il tuo computer è collegato al proiettore, tutto è pronto. E proprio in quel momento… BAM! “Aggiornamento in corso. Non spegnere il computer”. Non spegnere? Ma sei seriamente tentato di lanciarlo dalla finestra. E così, mentre il pubblico aspetta, tu preghi che il 5% si trasformi magicamente in 100% nel tempo di un respiro.
Ma non fraintendiamoci, ci sono anche aggiornamenti che portano gioia. Quella sensazione magica quando, dopo aver aggiornato, scopri che il tuo dispositivo è più veloce, le app si aprono senza intoppi e tutte le promesse sono state mantenute. È un po’ come trovare un parcheggio nel centro città senza dover fare cinque giri dell’isolato: raro, ma incredibilmente soddisfacente.
C’è, però, una categoria di aggiornamenti che merita una menzione speciale: gli aggiornamenti “di sicurezza”. Quelli non puoi ignorarli, sono seri. Se non li installi subito, è come se stessi aprendo la porta di casa a ogni hacker del pianeta. Ogni volta che leggi “aggiornamento di sicurezza”, un brivido ti percorre la schiena: sai che devi farlo, ma sai anche che c’è una buona probabilità che qualcosa si inceppi.
La verità è che abbiamo tutti una relazione d’amore e odio con gli aggiornamenti software. Da un lato, ci piace l’idea di avere sempre qualcosa di nuovo, migliorato e aggiornato. Dall’altro, c’è quel terrore che tutto ciò a cui siamo abituati venga stravolto senza preavviso. Ed è questa la bellezza – o la tragedia – degli aggiornamenti: ci fanno sperare in un mondo migliore, ma a volte ci lasciano a bocca asciutta, o peggio, con il telefono che si spegne ogni tre minuti.
In un certo senso, gli aggiornamenti software riflettono perfettamente la nostra epoca: sempre alla ricerca di novità, sempre in bilico tra il desiderio di progresso e la paura di perdere ciò che già abbiamo. E forse, il vero segreto per affrontarli è semplice: accettare che, ogni tanto, qualcosa potrebbe andare storto. E se lo fa… beh, c’è sempre la speranza che il prossimo aggiornamento aggiusterà tutto. O almeno, così ci piace credere.
D&D