spot_img

Problem Solving-prima parte

Lucia_fanelli_managment italo red italo
italo-red-italo_PodCast

Buona giornata cari ascoltatori di ItaloRed! Vi parla Lucia Fanelli con il suo Podcast su L&S, approccio che lega le Competenze alla Narrativa. Oggi parleremo di Problem Solving.
Dopo una breve introduzione su cosa si intende per Problema e per Capacità di Soluzione dei Problemi vi sottoporrò, come prima cosa, alcune citazioni di scienziati, scrittori, politici, etc. legate a questo tema.
A seguire, vi leggerò un estratto del mio primo romanzo «Immune e Impune e Altre Storie a Geometria Variabile» dove i personaggi mettono in campo, nei dialoghi e nei comportamenti, vere e proprie Capacità Manageriali (come il Problem Solving) e Meta Capacità (come il Pensiero Laterale).

Vediamo innanzitutto cosa si intende x problema: pare che noi tutti usiamo questa parola almeno una volta al giorno… forse però non sempre ne conosciamo il vero significato.
Definiamo allora cosa è un problema: è qualcosa che non è andato come immaginavamo, ossia una situazione di devianza rispetto a quanto avevamo previsto e che, spesso scardina i nostri piani e non è né immediato, né di facile soluzione.
E’ anche interessante vedere l’etimologia della parola: problema in greco significa “ciò che si mette davanti”. Il problema infatti, ce lo troviamo di fronte, spesso in modo inaspettato e imprevisto: per risolverlo, dobbiamo fare affidamento su una efficace Capacità di Problem Solving.

Veniamo ora ad alcuni suggerimenti e suggestioni di grandi studiosi, scienziati e, naturalmente, scrittori.
Nel suo libro, How The Brain Works, Leslie Hart sottolinea l’importanza della creatività nel Problem Solving:
La Creatività è il processo con cui si spezzano le connessioni consuete e i collegamenti mentali preesistenti, per formarne di nuove, utili al nostro scopo
Dobbiamo quindi rompere gli schemi preesistenti per crearne di nuovi. Ognuno, nell’affrontare un problema dovrebbe, secondo Hart formarsi una sua esperienza mentale, diversa da quella degli altri

Jodorowsky, regista e scrittore cileno naturalizzato francese, afferma, a proposito di problemi e loro gestione, qualcosa di assoluto buon senso, che credo condividerete:
Non bisogna opporre resistenza né fuggire dal problema, ma entrare in esso, fare parte di esso, usarlo cm elemento di liberazione
In altri termini: inutile scappare dai problemi che ci assillano, perché questi ci si ripresenteranno davanti (ricordiamoci il significato greco della parola) anche più grandi e impegnativi da risolvere. Dobbiamo quindi passare attraverso ai problemi, non scansarli, dobbiamo comprenderli a fondo, farli nostri: solo così, risolvendoli, alla fine ce ne libereremo

E’ questa una visione ottimistica del Problem Solving, che a me piace molto. Questa visione è condivisa da molti personaggi celebri: immagino tutti conosciate la frase di Galilei
Dietro ad ogni problema c’è un’opportunità
Credo sia in larga misura vera, anche se a volte – sarete d’accordo con me – questo concetto è usato a sproposito e +frequentemente di quanto dovremmo.

Ci sono due scrittori a me molto cari, che entrano a pieno titolo nel filone degli ottimisti/ positivi rispetto alla soluzione dei problemi.
Il primo è Paulo Coelho, scrittore e poeta brasiliano, che sicuramente conoscete:
Non mi pento dei problemi che mi sono creato, perché mi hanno portato fin dove desideravo arrivare
Quante volte ci hanno detto che le situazioni difficili ci fanno crescere, ci migliorano, ci rendono più forti? Credo che su questo siamo tutti d’accordo a patto che, ci sia sempre, da parte nostra, l’impegno costante e indefesso a voler trovare una soluzione, anche fuori dagli schemi di pensiero comune.
La seconda scrittrice che annovero nel filone degli ottimisti/ positivi rispetto alla soluzione dei problemi è la mitica A Christie, che non ha bisogno di presentazioni e che, da eccellente giallista, afferma che:
Solo perché un problema non è stato risolto, non è detto che sia impossibile da risolvere
Si tratta di un’incitazione a provare e riprovare e a non perderci d’animo perché la soluzione, forse con una buona dose di creatività come dice Hart o con un’altrettanto buona dose di pensiero laterale – come farebbe lo Sherlock Holmes di Conan Doyle – alla fine arriva.
Naturalmente, tutto questo non è gratis. E’ necessario aprire la mente a possibilità mai esplorate e considerare scenari mai visti prima: in qualche modo, dobbiamo estendere i confini della nostra mente, senza preconcetti e senza dare niente per scontato.

Complementare a questo ammonimento, è la suggestione del grande A Einstein: non è sicuro in realtà che la frase che vi riporto sia sua… forse l’ha espressa in modo diverso. Tuttavia, ha senso commentarla, sono convinta che l’abbiate letta e sentita più volte:
I problemi che abbiamo non possono essere risolti allo stesso livello di pensiero che li ha generati
Il significato, semplificando, è che qd si vuole risolvere un problema, è necessario fare un cambio di mentalità: abbiamo parlato prima dell’importanza di creatività e pensiero laterale ma, in generale, posizionarsi su un livello di pensiero diverso significa acquisire un punto di vista diverso.
A questo proposito… lo ricordiamo tutti qd nell’attimo fuggente, il prof Keating interpretato dal magnifico Robin Williams, sale sulla cattedra per ricordare ai suoi studenti di applicare sempre una prospettiva diversa.
Einstein, o chi per lui, vuole dirci che se pensiamo diversamente, agiamo diversamente e se agiamo diversamente, otteniamo risultati diversi.
Facile dictu, difficile factu… Non è banale cambiare gli schemi di pensiero che finora ci siamo abituati ad utilizzare: se ci pensate, rappresentano la ns comfort zone e, anche se hanno funzionato bene x risolvere vari problemi in passato, non è affatto detto che si rivelino efficaci oggi per la soluzione di un nuovo problema…

suggeriti

- Advertisement -spot_img

Latest Articles

INFORMATIVA  cookie policy 
Su questo sito utilizziamo strumenti di
prime o terze parti che memorizzano
piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo.
I cookie sono normalmente utilizzati
per consentire il corretto funzionamento
del sito (cookie tecnici),

UTILIZZIAMO SOLO COOKEI TECNICI ESSENZIALI

ATTENZIONE!
SE DISABILITI i cookie NON POTRAI:
visualizzare
filmati di YOUTUBE, ANIMAZIONI
ed altre FUNZIONI.