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Dalla Cina arrivano le “radio quantistiche portatili”: ecco come sono.

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L’unione di supercomputer, intelligenze artificiali avanzate e reti di comunicazione quantistica rappresenta una convergenza tecnologica che ridefinisce i limiti del possibile nel dominio digitale. Questo triplice connubio non è una semplice evoluzione incrementale, ma una trasformazione sistemica che moltiplica esponenzialmente le capacità di ciascun componente.

Immaginiamo una scena ricorrente in territori di confine complessi: una pattuglia militare avanza attraverso una valle remota, circondata da pareti rocciose che bloccano ogni segnale radio convenzionale. Le tradizionali comunicazioni si interrompono, lasciando l’unità isolata in territorio potenzialmente ostile. È in questo scenario di criticità estrema che fa il suo ingresso questa innovativa tecnologica: la radio quantistica portatile.

Il design del device

Il termine “radio portatile” evoca immediatamente l’immagine di un walkie-talkie come hanno riportato numerose testate giornalistiche ma la vera innovazione supera radicalmente quel formato tradizionale.

Nella sua versione definitiva, il dispositivo avrà verosimilmente le dimensioni compatte di un tablet militare rinforzato. Esso rappresenta molto più di un semplice aggiornamento tecnologico; incarna un cambio di paradigma nelle comunicazioni sicure. La sua inviolabilità, infatti, non poggia su complessi algoritmi matematici, ma affonda le proprie radici nelle leggi fondamentali della fisica quantistica.

Le comunicazione criptate in modo sicuro

Al di là della pura inviolabilità delle trasmissioni, emerge un vantaggio strategico più sottile. In un sistema di comunicazione convenzionale, gli operatori radio sono in uno stato di incertezza permanente riguardo alla sicurezza dei loro collegamenti. Potrebbero essere intercettati da giorni, settimane o anni senza saperlo. Con la radio quantistica, questa nebbia della guerra informatica si dirada. Il sistema fornisce un feedback immediato e certo: o la comunicazione è sicura, o si è verificato un tentativo di intercettazione. Questa trasparenza operativa permette reazioni dinamiche e immediate (cambio di frequenze, attivazione di protocolli alternativi, allerta alle unità vicine) trasformando la sicurezza da concetto passivo a risorsa attiva e gestibile. In termini militari, questo si traduce in un significativo vantaggio decisionale: il comandante sa esattamente quando può comunicare liberamente e quando deve operare sotto l’ipotesi di essere monitorato.

L’avvento di radio/tablet quantistici portatili operativamente validi trascende il mero progresso tecnico, configurandosi come un vero moltiplicatore di forza strategica con implicazioni geopolitiche profonde. Per le operazioni speciali, cambia radicalmente la natura delle missioni clandestine: unità d’élite infiltrate in territorio nemico possono comunicare con il comando remoto mantenendo una segretezza precedentemente inimmaginabile, sapendo che anche se il nemico catturasse fisicamente il dispositivo, non potrebbe decifrare le comunicazioni passate senza essere scoperto.

Associare una radio quantistica alla sola crittografia sicura è riduttivo.

La vera portata di questo dispositivo va ben oltre. Nella difesa delle frontiere nazionali, specialmente quelle caratterizzate da orografie complesse come catene montuose o dense foreste, questa tecnologia trasforma aree geograficamente impervie da zone d’ombra comunicative in spazi perfettamente trasparenti e controllabili. Le forze di frontiera possono mantenere un coordinamento continuo anche nelle condizioni più sfavorevoli, migliorando sorveglianza, risposta rapida a intrusioni e controllo del territorio.

Su scala geopolitica più ampia, in quella che gli analisti definiscono la “grande competizione” tra potenze mondiali, il dominio di questa tecnologia conferisce un vantaggio asimmetrico difficilmente sopravvalutatile. Chi possiede comunicazioni quantistiche operative rende potenzialmente obsolete intere categorie di intelligence di segnale (SIGINT) nemiche, poiché i tradizionali metodi di intercettazione e analisi del traffico radio diventano inefficaci. Questo sposta l’equilibrio nella guerra dell’informazione, proteggendo i propri segreti mentre si costringe l’avversario a operare in uno stato di incertezza informativa.

Oltre i vantaggi di una comunicazione sicura ed inviolabile

Immaginiamo un panorama operativo di guerra dove le contromisure devono essere analizzate e attuate velocemente. In questo scenario, un oggetto apparentemente ordinario, un tablet militare rinforzato non dissimile da quelli già in uso, diventa il centro di una rivoluzione. Non si tratta più di un semplice terminale, ma di un nodo autonomo di supercalcolo quantistico e intelligenza artificiale avanzata, capace di operare in completo isolamento da qualsiasi infrastruttura fissa. Questo dispositivo, che chiameremo il Nodo Cognitivo Tattico Quantistico, rappresenta la concentrazione di poteri un tempo riservati a centri di comando avanzati, ora racchiusi nelle mani di un singolo operativo o di un plotone o piccola unità.

Il suo potere non risiede solo nella capacità di calcolo, ma nella sinergia con un canale di comunicazione che sfida le leggi della spionaggio tradizionale: la rete quantistica portatile. Questo binomio – potenza cerebrale artificiale e nervi di comunicazione inviolabili – trasforma ogni portatore in un centro di gravità operativo, in un generale sul campo con risorse prima inimmaginabili.

Il radio/tablet fungerebbe da centro di fusione dati quantistico. Non si limiterebbe a ricevere feed video da droni o posizioni di alleati. Elaborerebbe localmente, grazie a super-IA con accelerazione quantistica, tutte le fonti di intelligence (SIGINT, ELINT, immagini satellitari, rapporti umani, sensori acustici e biometrici) in un unico modello di battaglia dinamico e predittivo.

Esempio: Un plotone di fanteria in esplorazione invia dati ambientali (video, audio, segnali radio) tramite il tablet. L’IA, incrociandoli con il modello di battaglia globale e la storia degli avversari, potrebbe prevedere con alto grado di probabilità l’ubicazione di un’imboscata o il probabile schema di movimento del nemico minuti prima che accada, suggerendo percorsi alternativi o posture difensive ottimali. La comunicazione quantistica garantisce che questo scambio di dati, estremamente sensibile, avvenga senza possibilità di intercettazione.

Guerra Elettronica Attiva e Adattiva Autonoma

Il dispositivo non sarebbe solo immune al jamming(*) ma diventerebbe un’arma elettronica offensiva di precisione. Analizzando in tempo reale lo spettro elettromagnetico con capacità quantistiche, potrebbe:
- Identificare istantaneamente la firma unica di ogni radio, radar o sistema di comunicazione nemico;
- Suggerire o eseguire automaticamente contromisure ottimali, come inviare segnali di interferenza mirati per accecare un sensore specifico in un preciso momento critico, o addirittura hackerare il sistema nemico inviando segnali quantistici appositamente codificati che sfruttano vulnerabilità sconosciute;
- Imparare e adattarsi: l’IA migliorerebbe le sue tattiche di guerra elettronica dopo ogni scontro, diventando sempre più efficace contro le specifiche tecnologie dell’avversario.

(*) il jamming è l’azione di disturbare o inibire deliberatamente le comunicazioni wireless.

Crittoanalisi Istantanea e Superiorità Informativa Assoluta

Mentre la propria comunicazione viaggia al sicuro nella inviolabilità quantistica, il tablet rivoluziona l’approccio all’intelligence offensiva. Anche se rispettosa del limite teorico della crittografia quantistica, la sua potenza ibrida quantistico-classica è più che sufficiente per affrontare gli standard crittografici classici ancora diffusi. Ciò significa che può, in pochi secondi, affrontare e violare i codici che proteggono le comunicazioni vocali, i piani logistici o i dati di telemetria di forze meno tecnologicamente avanzate. L’unità equipaggiata con la tecnologia quantistica può ascoltare in tempo reale le chiamate radio nemiche, comprendere i loro ordini, tracciare i loro movimenti pianificati. Ma l’apice di questo vantaggio non è la semplice intercettazione, bensì la manipolazione.

Una volta compresa la rete nemica, il sistema può suggerire operazioni di inganno informativo di una precisione chirurgica. Generando traffico radio falso, potrebbe simulare un attacco su un fianco e indurre il nemico a spostare forze preziose. In scenari più sofisticati, arriverebbe persino a iniettare nel sistema di comando avversario comunicazioni spurie, credibili ordini di ritiro, pausa o dispersione. È la guerra dell’informazione che si eleva da arte intuitiva a scienza esatta: la realtà percepita dal nemico viene metodicamente plasmata da un algoritmo.

Logistica e Salute: Il Supporto che Anticipa il Bisogno

Connesso alla rete di sensori indossati dai soldati e installati sui veicoli, il tablet diventa il centro nevralgico delle unità operative. Monitora costantemente parametri biometrici individuali – frequenza cardiaca, livelli di stress, idratazione – incrociandoli con dati ambientali e storici per prevedere crolli di performance o emergenze mediche prima che si manifestino.

Parallelamente, analizza lo stato dei mezzi: consumo di carburante, temperatura del motore, livelli di munizioni. La sua capacità di simulazione quantistica gli permette di modellare milioni di scenari logistici in pochi istanti. Può così prevedere un guasto meccanico imminente in un veicolo critico e suggerire una sosta per la manutenzione prima che avvenga in zona di combattimento. Può calcolare, in base alla minaccia rilevata, alle condizioni stradali e alla disponibilità di risorse, la rotta di rifornimento ottimale, dinamicamente riadattata in risposta agli eventi. In caso di ferita, analizza i dati del ferito e le condizioni tattiche per indicare all’istante non solo la procedura medica più urgente, ma anche il percorso di evacuazione più sicuro e veloce, coordinando autonomamente l’invio di un drone medico o l’allerta di una unità di soccorso o semplicemente richiedere rifornimento del materiale in esaurimento.

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Il Comando Senza Centro: La Resilienza dello Sciame

Forse la conseguenza dottrinale più profonda è l’emersione di un modello di comando e controllo radicalmente decentralizzato e resiliente. In questa architettura, ogni tablet è un potenziale centro di comando, e la rete quantistica è il sistema nervoso collettivo. Questo abilita la dottrina dello “sciame autonomo”.

Un comandante di un plotone o unità minore, attraverso il suo tablet, potrebbe affidare a uno sciame di centinaia di droni interconnessi quantisticamente un obiettivo strategico: come neutralizzare una batteria di missili antiaerei. Lo sciame, guidato da intelligenze collettive che corrono su ogni drone e si coordinano in tempo reale, svilupperebbe autonomamente la tattica di attacco. Si dividerebbe, distrarrebbe, attaccherebbe da più direzioni, adattandosi dinamicamente alle difese attive. Se un drone “leader” viene abbattuto, un altro istantaneamente ne assume il ruolo, senza alcuna perdita di coesione o di intento. Non esiste più un singolo punto di fallimento, un “cervello” centrale da decapitare. La rete stessa, distribuita e intelligente, è l’organismo. Anche se il novanta percento dei nodi venisse distrutto, il restante dieci percento continuerebbe a operare, a coordinarsi e a perseguire la missione con intelligenza adattiva. È la fine del concetto di centro di gravità nella guerra delle informazioni.

Conclusioni

Il radio/tablet strategico quantistico è il catalizzatore di una trasformazione esistenziale per il soldato e per la condotta della guerra. Trasforma l’operativo da esecutore a supervisore cognitivo, da combattente in prima linea a regista di una sinfonia di effetti letali e intelligenti generati da sistemi autonomi. Concentra in uno zaino il potere decisionale di un intero stato maggiore e la sicurezza di comunicazioni ritenute impossibili da violare.

Le implicazioni sono profonde e destabilizzanti. Crea un divario tecnologico che rischia di essere incolmabile nel breve periodo, ponendo forze tradizionali di fronte a un dilemma difensivo insolubile. Ridefinisce i parametri del rischio, della sorpresa e della segretezza, elementi cardine dell’arte militare da millenni. In ultima analisi, questo dispositivo incarnato in una mano umana rappresenta la materializzazione definitiva della supremazia dell’informazione: non solo sapere, ma sapere prima, comunicare senza essere uditi, e influenzare la realtà del nemico senza che questi ne abbia cognizione. È il futuro prossimo della supremazia militare, un futuro che non risiede in enormi macchinari, ma nell’unione di intelligenza umana, artificiale e quantistica, portabile ovunque.

L’ultimo tassello di questa rivoluzione non è più digitale, ma biomeccanico: quando l’esoscheletro potenzia il corpo e il tablet quantistico la mente, nasce una nuova forma di combattente, il soldato cognitivo, in cui forza, agilità e consapevolezza situazionale si fondono in un’unica entità tattica.

by Roosteram

approfondimenti:

Portable ground stations for space-to-ground quantum key distribution

https://doi.org/10.48550/arXiv.2205.13828

Quantum wireless sensing: Principle, design and implementation

https://dl.acm.org/doi/10.1145/3570361.3613258

https://www.quantum-info.com/English/product/ptwo/yidongjiamiyingyongchanpin/2024/1209/858.html

Fonti:

https://interestingengineering.com/military/worlds-first-portable-quantum-radio-tested

https://thedefensepost.com/2025/12/12/china-pocket-quantum-radio

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