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Il Rock Progressivo Europeo: Viaggio nel Tempo

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Vinili & Co oltre lo strato nero... il Sound.  PLAY e leggi... così funziona meglio

I Pink Floyd potrebbero essere la giusta colonna sonora per questo viaggio … ma al termine troverete altro

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Contaminazioni e Stili Divergenti: La Ricerca di Nuove Frontiere

Il rock progressivo europeo è un genere musicale complesso e sfaccettato che ha avuto il suo apice negli anni ’70. Nato dalla voglia di sperimentare e andare oltre i confini del rock classico, il prog ha incorporato influenze dalla musica classica, jazz, folk e psichedelica, creando un suono unico e distintivo. Le prime avvisaglie del rock progressivo si possono già intravedere alla fine degli anni ’60 con band come i Pink Floyd (“The Piper at the Gates of Dawn”), i King Crimson (“In the Court of the Crimson King”) e i Genesis (“Trespass”). 

Il rock progressivo europeo si distingue per l’utilizzo di una vasta gamma di strumenti, che vanno ben oltre la classica configurazione rock di chitarra, basso e batteria. Ecco alcuni degli strumenti più comunemente utilizzati:

Strumenti classici:

Pianoforte: Un elemento fondamentale del prog, utilizzato per creare melodie, armonie e accompagnamenti.

Archi: Violini, viole e violoncelli arricchiscono il suono con timbri caldi e orchestrali.

Fiati: Flauto traverso (spesso suonato da Ian Anderson dei Jethro Tull), clarinetto, oboe e fagotto aggiungono un tocco folk e jazzistico.

Strumenti etnici:

Sitar: Un liuto a collo lungo di origine indiana, utilizzato per creare atmosfere esotiche e spirituali.

Mandolino: Un piccolo strumento a corde pizzicate, che aggiunge un tocco folk al suono.

Percussioni etniche: Bonghi, tamburi, djembe e altri strumenti provenienti da diverse culture arricchiscono la tavolozza timbrica del prog.

Strumenti elettrici ed elettronici:

Organo Hammond: Un organo elettrico con un suono potente e versatile, utilizzato per creare riff, assoli e atmosfere grandiose.

Mellotron: Uno strumento a tastiera che riproduce nastri magnetici con suoni orchestrali e corali, creando un’ampia gamma di timbri.

Sintetizzatori: Vengono utilizzati per creare suoni elettronici di ogni tipo, dagli effetti atmosferici ai bassi pulsanti.

Altri strumenti:

Chitarra acustica: Un complemento alla chitarra elettrica, utilizzata per creare armonie folk e atmosfere delicate.

Basso acustico: Un suono più morbido e caldo rispetto al basso elettrico.

Batteria: La batteria fornisce la base ritmica del prog, spesso con tempi complessi e cambi di ritmo.

La sperimentazione e l’utilizzo di strumenti non convenzionali erano una delle caratteristiche distintive del rock progressivo europeo, così come i testi contematiche filosofiche, letterarie , sociali e spirituali,  affrontate con approccio introspettivo e spesso critico.

La prima metà degli anni ’70 è spesso definita l’apice del rock progressivo europeo, un periodo in cui il genere si diffuse ampiamente in tutta Europa, dando vita a scene fiorenti in Italia, Francia, Germania, Olanda e Gran Bretagna. Questo momento storico ha visto la nascita di numerosi gruppi musicali che hanno contribuito in modo significativo alla definizione e all’evoluzione del genere. Tuttavia, date le dimensioni ampie e variegate del panorama del prog europeo, ci concentreremo su alcuni di questi gruppi e sulle epoche che hanno segnato indelebilmente la storia della musica.

Italia: 

Il rock progressivo italiano si manifesta nella seconda metà degli anni ’60, con album come “Dies Irae” dei Formula 3 (1968) e “Collage” delle Orme (1971). Il periodo di massimo fulgore del genere si colloca tra il 1971 e il 1978, con la pubblicazione di album divenuti pietre miliari come “Storia di un Uomo” (Le Orme, 1973), “Felona e Sorona” (Le Orme, 1973), “Photos of Ghosts” (Premiata Forneria Marconi, 1973) e “Darwin!” (Banco del Mutuo Soccorso, 1972). In questo periodo, la musica prog italiana si caratterizza per la complessità delle composizioni, l’utilizzo di strumentazioni eterogenee e l’introspezione tematica, spaziando dalla filosofia alla politica, dalla religione alla società.

  • Banco del Mutuo Soccorso: con il loro concept album “Darwin!” (1972), il Banco ha esplorato temi filosofici e sociali con grande originalità.

1972: Il loro album di debutto, “Banco del Mutuo Soccorso”, li lancia sulla scena con brani come “Raptus” e “7080”.

1973: “Darwin”, considerato un capolavoro del prog italiano, esplora temi filosofici e letterari con testi poetici e musica complessa.

1974: “Il giardino delle delizie” conferma la loro abilità compositiva con brani come “Eppur mi son scordato di te” e “L’uomo di Aran”.

Negli anni 80 il Banco si avvicina a sonorità più pop e new wave, pubblicando album come “Canto di Primavera” (1982) e “Fleurs” (1984).

Anni ’90 e 2000: La band continua ad esplorare nuovi generi, con incursioni nel rock sinfonico e nella musica etnica.

2019: Il Banco celebra i suoi 50 anni di attività con un tour e la pubblicazione di un nuovo album, “Transiberiana.

  • PFM: la Premiata Forneria Marconi ha portato il prog italiano al successo internazionale con album come “Storia di un Uomo” (1973) e “The World Became the World” (1974).

1971-1973: I primi album, “Storia di un minuto” e “Per un amico”, li affermano come una delle band più promettenti del panorama italiano.

1974: “L’isola di niente” li consacra al grande pubblico con brani come “La carrozza di Hans” e “Impressioni di settembre”.

1975-1978: Il successo internazionale arriva con “Chocolate Kings” e “Jet Lag”, pubblicati in inglese e distribuiti negli Stati Uniti.

1979-1986: La PFM sperimenta con sonorità diverse, pubblicando album come “Passpartù” e “Suonare Suonare”.

Anni ’90 e 2000: La band continua ad essere attiva, pubblicando nuovi album e collaborando con artisti come Fabrizio De André.

2023: La PFM celebra i suoi 52 anni di carriera con un tour e la pubblicazione di un nuovo album, “I Dreamed of Electric Sheep”.

  • Le Orme: il loro album “Felona e Sorona” (1973) è considerato un capolavoro del prog italiano, con una suite epica che narra una storia di amore e di speranza.

1968: Il loro primo album, “Ad Gloriam”, presenta un sound psichedelico e sperimentale.

1971: “Collage” segna una svolta stilistica con l’introduzione di elementi classici e testi più introspettivi.

1972: “Uomo di pezza” è considerato il loro capolavoro, con brani come “Felona e Sorona” e “La porta dei sogni”.

1973-1975: La band consolida il suo successo con album come “Contrappunto” e “Storia o leggenda”.

Anni ’80: Le Orme si avvicinano a sonorità più pop e new wave, pubblicando album come “Florian” e “Piccola suite per un grande amore”.

Anni ’90 e 2000: La band continua ad essere attiva, pubblicando nuovi album e reinterpretando i suoi classici.

Francia:

Il prog francese si caratterizzò per un’attitudine più sperimentale e avant-garde, con influenze dalla musica classica e dal jazz. Tra le band più notevoli troviamo:

  • Magma: con il loro stile unico definito “zeuhl”, Magma ha creato un suono potente e complesso, basato su lunghe suite strumentali e testi in una lingua inventata. Fondato nel 1969 dal bassista e cantante Christian Vander. La loro musica è caratterizzata da un suono complesso e stratificato, con influenze dalla musica classica, jazz e rock. I testi sono spesso in francese, con occasionali incursioni in inglese e latino, e trattano di temi filosofici, spirituali e mitologici.

1970: Magma

1971: 1001° Centigrades

1973: Mëkanïk Dëstruktïẁ Kommandöh

1974: Köhntarkösz

1975: Üdü Ẁüdü

1977: Attahk

1978: Ëmëhntëhtt-Ré

1981: Mekanik

  • Ange: questa band ha combinato il rock progressivo con la musica folk francese, creando un suono ricco di atmosfere e melodie evocative. Fondati nel 1970 a Hazebrouck, Francia, da Christian Décamps e Jean-Michel Brezovar. Il loro album di debutto, “Le Cimetière des Arbres”, pubblicato nel 1971, li ha subito affermati come pionieri del rock progressivo francese.

Nel corso degli anni ’70, pubblicano album di successo come “Au-delà du Délire” (1973), “Emile Jacotey” (1974) e “Par les Chemins de l’Âge” (1975).

La loro musica diventa più complessa e sinfonica con album come “Guet-Apens” (1978) e “Fou” (1981).

Negli anni ’80 e ’90, sperimentano con generi diversi come il pop e il rock elettronico.

Continuano a pubblicare album e ad esibirsi dal vivo fino ad oggi.

  • King Crimson: sebbene britannica, questa band ha avuto un’influenza enorme sul prog europeo, in particolare con il loro album “Red” (1974), considerato un punto di riferimento del genere. Formatisi a Londra nel 1968. Considerati pionieri del progressive rock, hanno contribuito a definire il genere con il loro album di debutto del 1969, “In the Court of the Crimson King”.

Alcuni dei loro album più importanti includono:

“In the Court of the Crimson King” (1969)

“Red” (1974)

“Discipline” (1981)

Germania:

Il prog tedesco, o krautrock, si distinse per l’utilizzo di sintetizzatori e musica elettronica, creando un suono psichedelico e sperimentale. Tra i capofila del movimento ricordiamo:

  • Can: con album come “Tago Mago” (1971) e “Ege Bamyasi” (1972), i Can hanno esplorato sonorità avant-garde e ritmiche complesse. La band era composta da Holger Czukay (basso), Michael Karoli (chitarra), Jaki Liebezeit (batteria), Irmin Schmidt (tastiere) e, per un breve periodo, Malcolm Mooney (voce). Con l’ingresso di Malcolm Mooney, la band acquisì una voce potente e teatrale. Il secondo album, “Soundtracks” (1970), presenta una fusione di rock progressivo, jazz e blues, con testi incentrati su temi di alienazione e psichedelia. L’album “Tago Mago” (1971) è considerato il loro capolavoro, con brani epici come “Aumgn” e “Hallelujah” che esplorano nuovi territori sonori.
  • Neu!: questa band ha contribuito a definire il genere krautrock con il loro album “Neu!” (1972), caratterizzato da un suono minimalista e ripetitivo.

Neu! (1972): Il loro debutto omonimo, considerato un capolavoro del krautrock. Brani come “Hallogallo” e “Neuschnee” sono esempi emblematici del loro stile.

Neu! 2 (1973): Un album più cupo e introspettivo, con influenze dalla musica ambient e psichedelica. Il brano “Für Immer” è una suite di 18 minuti che rappresenta l’apice della loro sperimentazione.

Neu! 75 (1975): Il loro ultimo album in studio, con un suono più energico e rockeggiante. Il brano “Hero” è diventato un classico del genere.

  • Kraftwerk: pionieri della musica elettronica, i Kraftwerk hanno influenzato il prog con il loro album “Autobahn” (1974), considerato un capolavoro del genere. I Kraftwerk sono considerati uno dei gruppi musicali più influenti del XX secolo, la loro musica ha contribuito a definire il suono del futuro e ha aperto la strada a innumerevoli generi musicali. Continuano ad essere attivi e ad ispirare nuove generazioni di musicisti e artisti.

Album e brani iconici:

Autobahn (1974): un concept album dedicato alle autostrade e alla cultura automobilistica.

Radio-Activity (1975): esplora l’influenza della radio e dei media sulla società.

The Man-Machine (1978): un’opera visionaria sulla fusione tra uomo e macchina.

Computer World (1981): una riflessione sull’avvento dell’informatica e dell’intelligenza artificiale.

Brani come “The Model”, “Spacelab”, “Tour de France” e “Musique Non-Stop” sono diventati classici immortali.

Gran Bretagna:

La scena britannica ha dato vita ad alcuni dei nomi più noti del rock progressivo, con band come:

  • Yes: con album come “Close to the Edge” (1972) e “Fragile” (1971), gli Yes hanno raggiunto l’apice del symphonic prog, con suite elaborate e virtuosismi strumentali. Hanno contribuito a definire il genere del rock progressivo, la loro musica ha ispirato molti altri musicisti, tra cui Rush, Dream Theater e Porcupine Tree. Le loro canzoni sono state utilizzate in film, serie TV e videogiochi.

Album consigliati:

“The Yes Album” (1971)

“Close to the Edge” (1972)

“Fragile” (1971)

“Going for the One” (1977)

“Drama” (1980)

  • Genesis: I Genesis sono un gruppo musicale britannico formatosi a Charterhouse, Godalming, nel Surrey, nel 1967. Considerati pionieri del rock progressivo, la loro musica si è evoluta nel corso degli anni, spaziando dal folk psichedelico al pop rock. La loro evoluzione dal folk-rock al prog sinfonico ha portato a pietre miliari come “Supper’s Ready” (1972) e “The Lamb Lies Down on Broadway” (1974).

Album più famosi:

Trespass (1970)

Nursery Cryme (1971)

Foxtrot (1972)

Selling England by the Pound (1973)

The Lamb Lies Down on Broadway (1974)

A Trick of the Tail (1976)

Wind & Wuthering (1976)

…And Then There Were Three… (1978)

Duke (1980)

Abacab (1981)

Invisible Touch (1986)

  • Pink Floyd: I Pink Floyd sono una band britannica formatasi a Londra nel 1965, considerata uno dei gruppi più influenti e innovativi della storia del rock. Il loro stile musicale, in continua evoluzione, ha attraversato diverse fasi, spaziando dalla psichedelia al rock progressivo, fino ad includere elementi di rock sinfonico, space rock e ambient. Il loro album “The Dark Side of the Moon” (1973) è considerato uno dei dischi più importanti di tutti i tempi, con la sua fusione di rock progressivo, psichedelia e musica.

Discografia: 

The Piper at the Gates of Dawn (1967)

A Saucerful of Secrets (1968)

Ummagumma (1969)

Atom Heart Mother (1970)

Meddle (1971)

The Dark Side of the Moon (1973)

Wish You Were Here (1975)

Animals (1977)

The Wall (1979)

The Final Cut (1983)

A Momentary Lapse of Reason (1987)

The Division Bell (1994)

Sebbene a prima vista possa sembrare un accostamento azzardato, un filo sottile collega i Massive Attack, pionieri del trip-hop britannico, al rock progressivo europeo degli anni ’70. Come i grandi nomi del prog, i Massive Attack non si sono mai limitati ai confini di un solo genere, attingendo da diverse influenze musicali per creare un suono unico e distintivo.  L’utilizzo di campionamenti, atmosfere psichedeliche e arrangiamenti complessi accomuna la loro musica all’approccio sperimentale del rock progressivo. Brani come “Unfinished Sympathy” e “Teardrop” evocano la stessa intensità emotiva e la stessa cura per i dettagli tipici di suite prog come “Close to the Edge” degli Yes o “Supper’s Ready” dei Genesis.

A questo proposito, il tour europeo dei Massive Attack del 2024 si prospetta come un evento imperdibile per gli amanti della musica innovativa e ricercata. La band britannica ha annunciato l’intenzione di esplorare nuove sonorità e di collaborare con artisti provenienti da diverse discipline artistiche. Lo spettacolo dal vivo sarà un’esperienza multisensoriale che coinvolgerà musica, video, luci e scenografie, creando un’atmosfera immersiva e coinvolgente. 

Siamo giunti alla fine di questo viaggio che ha attraversato una parte importante della storia della musica. Il rock progressivo europeo ha lasciato un’impronta indelebile anche nella musica contemporanea, plasmando diversi generi e consentendo nuove forme di esplorazione musicale. Per coloro che non hanno familiarità con questo genere, è il momento di esplorare ed immergersi in un vasto universo musicale ricco di sfumature ed emozioni. Ascoltare capolavori come “The Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd, “Close to the Edge” degli Yes o “Felona e Sorona” delle Orme può arricchire la propria conoscenza musicale e aprire nuove prospettive di ascolto. Oltre a rappresentare un genere musicale distinto, il rock progressivo europeo incarna un’epoca cruciale di sperimentazione e innovazione nel panorama rock, la cui influenza persiste, testimoniando la sua rilevanza duratura nel corso del tempo.

Collegamenti: 

King Crimson: 

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Genesis: 

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Banco del Mutuo Soccorso: 

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PFM: 

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Le Orme: 

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Yes:

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Can:

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