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Uno dei vinili che mi piaceva, mi incuriosiva e che ritenevo complesso dal punto di vista strumentale, divertente e sorprendente, era “Joe’s Garage”, un album rock-opera del musicista statunitense Frank Zappa, pubblicato nel 1979. Diviso in tre volumi, l’album racconta la storia di Joe, un giovane musicista che finisce per essere coinvolto in una serie di eventi bizzarri e spesso surreali. Lungo il percorso, Zappa esplora una vasta gamma di temi, dalla critica alla società di consumo alla satira della politica e della cultura popolare. Ci sono momenti di puro divertimento e assurdità mescolati con riflessioni più profonde sulla condizione umana.
Frank Zappa è stato un musicista, compositore, produttore discografico e regista statunitense, nato nel 1940 e deceduto nel 1993. È stato una figura iconica e poliedrica nella storia della musica rock e sperimentale del XX secolo. Ha iniziato la sua carriera musicale negli anni ’60 come leader del gruppo The Mothers of Invention, con cui ha pubblicato album pionieristici come “Freak Out!” (1966) e “We’re Only in It for the Money” (1968). Con i Mothers, Zappa ha combinato il rock con l’avanguardia musicale, il satire e l’umorismo, diventando un punto di riferimento della controcultura degli anni ’60.
Durante la sua carriera, Zappa ha pubblicato oltre 60 album. È noto per la sua straordinaria abilità come chitarrista e compositore, nonché per la sua visione provocatoria e anti-convenzionale della musica e della società. Oltre alla sua carriera musicale, Zappa si è distinto anche come critico sociale, satirista e difensore della libertà di espressione.
Ha affrontato temi controversi come la politica, la religione, la censura e la cultura popolare con un approccio schietto e senza compromessi. Frank Zappa ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica, influenzando generazioni di artisti con la sua creatività, la sua audacia e la sua originalità. La sua vasta e variegata produzione musicale continua a essere celebrata e studiata da fan e critici di tutto il mondo.
L’album spazia attraverso una vasta gamma di stili, dal rock al jazz al doo-wop, mostrando la versatilità e la genialità di Zappa come compositore e musicista. “Joe’s Garage” è considerato uno dei lavori più iconici e influenti di Frank Zappa, sia per la sua innovazione musicale che per il suo commento sociale tagliente.
Uno dei brani che mi divertiva moltissimo era “Catholic Girls”, una satira sulle ragazze cattoliche e sulle loro esperienze di vita. In particolare, si concentra sulle restrizioni e le aspettative imposte alle ragazze cresciute in famiglie cattoliche, specialmente riguardo alla sessualità. Nella canzone, Zappa dipinge un ritratto vivido delle ragazze cattoliche, descrivendole come giovani donne che vivono sotto l’ombra della religione e delle sue regole rigide. La canzone gioca con stereotipi e immagini comuni associate alle ragazze cattoliche, come le uniformi scolastiche e l’educazione morale impartita dalla Chiesa. “Catholic Girls” affronta in modo scherzoso e provocatorio temi come la colpa sessuale, l’ipocrisia religiosa e la ribellione giovanile. È una delle tracce più memorabili dell’album “Joe’s Garage”, nota per il suo ritmo energico, il testo tagliente e l’umorismo tipico di Frank Zappa.
La formazione di Frank Zappa varia nel corso della sua carriera, ma ci sono alcuni musicisti che hanno fatto parte della sua band in momenti significativi. Per quanto riguarda l’album “Joe’s Garage”, la formazione principale include:
Frank Zappa – arrangiamenti, direzione, tastiere, canto, voce recitante (nel ruolo del Central Scrutinizer), chitarra / Arthur Barrow – cori, basso / Jimmy Carl Black – batteria, percussioni / Marginal Chagrin – sassofono baritono / Dale Bozzio – voce (nel ruolo di Mary) / Terry Bozzio – voce, batteria / Vinnie Colaiuta – batteria, percussioni / Warren Cuccurullo – chitarra, voce, coro, organo / Geordie Hormel – coro/Barbara Isaak – coro / Jeff – sassofono tenore / Al Malkin – voce / Ed Mann – voce, percussioni / Tommy Mars – tastiere / Patrick O’Hearn – basso / Craig ”Twister” Steward – armonica a bocca / Stumuk – sassofono / Denny Walley – voce, chitarra / Ike Willis – voce / Peter Wolf – tastiere
Un aneddoto interessante relativo all’album “Joe’s Garage” di Frank Zappa riguarda la sua lotta alla censura e alle leggi sulla pornografia. Durante la realizzazione dell’album, Zappa si scontrò con varie difficoltà legate alla censura. Alcune delle tracce dell’album contenevano linguaggio e contenuti considerati troppo espliciti, soprattutto in relazione alle leggi sulla pornografia dell’epoca. In particolare, la traccia “Crew Slut” era soggetta a censure per il suo testo provocatorio e le tematiche sessuali.
Per evitare problemi legali, Zappa decise di pubblicare “Joe’s Garage” con un avvertimento sulla copertina, in cui si leggeva “Nota di servizio: qualsiasi tentativo di ascoltare questa musica può essere pericoloso per la mente e il corpo umano. Per la tua protezione, la maggior parte di questo disco è stato dichiarato illegale.” Questo messaggio era una presa in giro delle leggi sulla censura e della mentalità conservatrice dell’epoca. Nonostante le sfide e le controversie, “Joe’s Garage” è diventato uno degli album più iconici di Zappa, rinomato per la sua originalità, la sua critica sociale e la sua genialità musicale.
Un altro aspetto interessante dell’album “Joe’s Garage” di Frank Zappa è il suo approccio eclettico alla composizione e alla produzione musicale. Zappa era noto per la sua capacità di mescolare una vasta gamma di stili musicali all’interno delle sue composizioni, e “Joe’s Garage” non è da meno in questo senso, presenta un mix di brani musicali tradizionali, narrazione parlata e dialoghi teatrali, che contribuiscono a creare una narrazione complessa e coinvolgente. “Joe’s Garage” è anche noto per le sue esibizioni strumentali virtuose con Zappa e i suoi musicisti, dimostrando la loro maestria tecnica attraverso complessi soli strumentali e intricate composizioni.
Quest’album non è solo un monumento alla genialità di Zappa, ma anche una testimonianza della sua costante lotta per la libertà artistica e l’autenticità creativa. Ancora oggi, le sue tracce continuano a risuonare con un pubblico di tutte le generazioni, confermando il suo status di pioniere indiscusso della musica rock. In un panorama musicale in costante evoluzione, “Joe’s Garage” rimane un faro di innovazione e ispirazione per gli artisti e gli appassionati di tutto il mondo.”
Le tracce:
The Central Scrutinizer – 3:28
Joe’s Garage – 6:10
Catholic Girls – 4:26
Crew Slut – 6:31
Fembot in a Wet T-Shirt – 4:45
On the Bus – 4:19
Why Does It Hurt When I Pee? – 2:36
Lucille Has Messed My Mind Up – 5:43
Scrutinizer Postlude – 1:35
Durata totale: 39:33
Atto II
A Token of My Extreme – 5:30
Stick It Out – 4:34
Sy Borg – 8:56
Dong Work for Yuda – 5:03
Keep It Greasey – 8:22
Outside Now – 5:50
Durata totale: 38:15
Atto III
He Used to Cut the Grass – 8:35
Packard Goose – 11:34
Watermelon in Easter Hay – 9:09
A Little Green Rosetta – 8:15
Durata totale: 37:33