Dipingendo le Controversie Tra L’arte, Politica e Coscienza
È ormai divenuta di dominio pubblico la complessa vicenda legata al Manifesto ufficiale dell’edizione 2023 di Lucca Comics & Games, realizzato dagli artisti israeliani Asaf e Tomer Hanuka, e accompagnato da un controverso patrocinio dell’ambasciata israeliana in Italia. Tale situazione ha innescato una serie di reazioni e decisioni che hanno profondamente impattato il mondo della fumettistica e dell’illustrazione.
Tutto ha avuto inizio con l’incredibile dichiarazione di assenza per l’edizione del 2023 da parte del rinomato fumettista Zerocalcare, noto per la sua partecipazione costante a questa prestigiosa fiera dedicata ai fumetti e ai videogiochi. La sua scelta ha suscitato un ampio dibattito attraverso i suoi canali social, con la ragione principale che risiede nell’implicazione dell’ambasciata israeliana in questo evento. Zerocalcare ha messo in luce come, in un momento critico in cui due milioni di persone sono intrappolate nella difficile realtà di Gaza, partecipare a un evento celebrativo creerebbe un conflitto di valori insopportabile per lui. Il suo dispiacere è stato espresso nei confronti della casa editrice, dei suoi devoti lettori e di se stesso.
L’artista ha chiaramente specificato che il suo intento non è quello di dispensare giudizi o impartire lezioni agli altri partecipanti di Lucca, ma piuttosto di sollevare interrogativi sulle implicazioni di collaborare con rappresentanti di governi controversi in eventi culturali di tale risonanza. Inoltre, ha espresso il suo auspicio di vedere, in un futuro prossimo, fumettisti palestinesi partecipare a tali manifestazioni, nonostante le sfide che attualmente limitano la loro libertà di movimento.
Zerocalcare conclude il suo post con una riflessione toccante, sottolineando che il manifesto oggetto di controversia simboleggia per lui e coloro a lui cari la paura di un futuro incerto, un simbolo modesto ma intriso di profondo significato e tensione emotiva in questo delicato momento.
La scelta di Zerocalcare ha trovato eco anche in Josephine Yole Signorelli, conosciuta come “Fumettibrutti“, Giancane, la band Gli Ultimi, la tiktoker La Biblioteca di Daphne, che hanno annunciato la loro assenza a Lucca Comics & Games a causa del controverso patrocinio. Signorelli, attraverso un post su Instagram, ha condiviso la sua decisione, mettendo in luce il tempo dedicato alla riflessione prima di prendere una decisione definitiva. Ha evidenziato come, pur comprendendo l’importanza dei compromessi nella vita, in questo caso specifico non avrebbe potuto dormire serenamente. Ha inoltre espresso la sua preoccupazione riguardo a possibili commenti negativi, sottolineando la sfida che molte persone transgender e queer della comunità Lgbt affrontano quando si esprimono su questioni come Gaza o la causa palestinese.
Anche gli affermati artisti israeliani, Asaf e Tomer Hanuka, che avevano realizzato il manifesto ufficiale per l’edizione 2023, hanno sorpreso tutti annunciando la loro assenza dall’evento. Attraverso un messaggio divulgato dagli stessi organizzatori di Lucca Comics & Games, i fratelli Hanuka hanno spiegato le ragioni di questa inaspettata decisione, sottolineando la meravigliosa esperienza di collaborazione con il team dell’evento, ma anche il timore che la loro presenza avrebbe potuto distrarre l’attenzione dalle questioni artistiche, enfatizzando invece le questioni internazionali. Di conseguenza, con la scelta di fare un passo indietro, hanno permesso all’arte stessa di parlare senza poter essere strumentalizzata.
Potremmo concludere che nonostante queste eclatanti assenze, la speranza di un ritorno alla normalità e di un dialogo costruttivo rimane viva in questo mondo in cui conflitti geopolitici e artistici si intrecciano. Ma la narrazione di questa complessa e allo stesso tempo delicata storia prosegue con un’ulteriore mossa: Stefano Disegni, noto disegnatore satirico e collaboratore di lunga data di Cuore, ha annunciato la sua assenza da Lucca Comics, aggiungendosi così all’azione di altri artisti di rilievo.
Inizialmente, Disegni aveva pianificato con entusiasmo la sua partecipazione all’evento, con l’intento di firmare copie di un libro appena pubblicato, condividere il suo talento nello stand e regalare con umorismo le prime pagine ai suoi devoti fan. Tuttavia, Disegni ha reso chiara la profonda inquietudine che lo attanaglia, descrivendo il patrocinio come un fastidioso “sassolino nella scarpa” che infligge dolore e rende difficile la sua partecipazione.
La scelta di Disegni, unita a quella di altri illustri artisti, offre una prospettiva affilata sulla complessa relazione tra l’arte, la politica e la coscienza. In aggiunta a ciò, le loro decisioni sollevano importanti interrogativi sull’etica dell’arte e sul ruolo degli artisti nella società . Alcuni sostengono che gli artisti non dovrebbero mischiare politica ed espressione creativa, mentre altri credono che l’arte sia una potente forma di comunicazione che dovrebbe essere impiegata per sensibilizzare il pubblico su questioni globali.
Questo dibattito ci ricorda che l’arte e la cultura sono spesso un terreno fertile per la discussione e la riflessione, e che le scelte degli artisti possono avere un impatto significativo sul mondo in cui viviamo. La controversia legata a Lucca Comics e alle decisioni prese dai partecipanti sottolinea l’importanza dell’arte come strumento di consapevolezza e veicolo di cambiamento in un mondo sempre più interconnesso.
KB & ODB
Se vuoi sapere di più su Lucca Comics: https://italored.it/lucca
