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Sincronia Cerebrale ed Interazioni Sociali

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by ItaloRed ed EB

Ricerche recenti condotte presso il laboratorio del Dr. Michael Yartsev a Berkeley, Università della California, hanno svelato che i cervelli dei pipistrelli si sincronizzano tra loro in modo sorprendentemente simile a quelli umani. Similmente, gli studi condotti dal neurobiologo Dr. Weizhe Hong, professore al Dipartimento di Chimica Biologica e Neurobiologia presso la David Geffen School of Medicine dell’UCLA, hanno esplorato i meccanismi di interazione, neurone per neurone, nei topi, rivelando una complessità ancora più profonda.

Queste scoperte sollevano interrogativi affascinanti sulla natura dell’interconnessione cerebrale e sulla sua relazione con la reciprocità sociale. Riflettono un concetto fondamentale: ogni cervello è il risultato dell’interazione sociale, una rete intricata di connessioni che si estende oltre i confini individuali.

In un’affascinante analogia con la fisica quantistica, si potrebbe suggerire che i nostri cervelli agiscono come particelle interconnesse, coinvolte in un fenomeno di “entanglement” che supera le limitazioni spazio-temporali. Questo concetto, inoltre, richiama alla mente la tradizione mistica indiana, che descrive il fenomeno denominato “shaktipat”, suggerendo che la comunicazione a distanza tra cervelli possa avvenire naturalmente, senza l’ausilio dei tradizionali canali di trasmissione.

In definitiva, questi studi ci ricordano che, nel profondo delle nostre strutture cellulari è innata la capacità di connetterci con gli altri, e rivelano l’intricata “intrecciatura” delle nostre menti, invitandoci a riflettere sulla natura stessa della nostra esistenza sociale.

Nelle profondità del cervello umano, quindi, si cela una capacità a dir poco affascinante: analogamente a quanto osservato negli animali, gli esseri umani posseggono il potere della “sincronia cerebrale”, un fenomeno che va oltre la comunicazione fisica (verbale, visiva, tattile ecc.) e abbraccia la connessione profonda tra individui.

Un viaggio nel labirinto intricato della mente umana, dove scienza e magia si scoprono improbabili colleghi di studio delle relazioni umane e per la comprensione del mondo sociale.

Questa è la storia di come i fili invisibili della connessione umana vengano tessuti nei meandri dei nostri circuiti neurali, e di come questa sincronia possa plasmare il tessuto stesso delle nostre relazioni e del nostro benessere. 

Benvenuti in un viaggio attraverso le onde della connessione.

Abstract: la sincronia cerebrale, una volta solo un concetto astratto, sta emergendo come campo di ricerca interdisciplinare rivoluzionario, unendo neuroscienze, psicologia sociale e persino concetti della fisica quantistica. Questo articolo offre una panoramica delle più recenti scoperte nel campo della sincronizzazione neurale, mettendo in luce il suo ruolo fondamentale nelle interazioni sociali e nelle dinamiche cognitive umane.

Introduzione: il concetto di “sincronia cerebrale”, illustrato attraverso l’espressione “essere sulla stessa lunghezza d’onda”, ha catturato l’attenzione di ricercatori in tutto il mondo. Studi condotti da eminenti neuroscienziati come Thalia Wheatley e Read Montague hanno dimostrato che durante le interazioni sociali, i cervelli umani mostrano un’inedita capacità di accordamento, simile all’effetto di risonanza tra due particelle quantistiche distanti.

Metodi e Tecniche di Studio: la “tecnica dell’iper-scansione”, introdotta da Montague e il suo team, ha permesso di misurare simultaneamente le attività cerebrali di due soggetti durante l’interazione. Affiancato da tecniche avanzate come la risonanza magnetica funzionale (fMRI), l’elettroencefalografia (EEG) e la spettroscopia funzionale nel vicino infrarosso (fNIRS), questo metodo ha aperto nuove prospettive nella comprensione della sincronia neurale.

Risultati e Implicazioni: studi recenti hanno dimostrato che la sincronia cerebrale non solo si verifica durante le esperienze condivise, ma anche durante la semplice percezione di stimoli esterni. Questo fenomeno sembra essere essenziale per la formazione di legami sociali, la comunicazione efficace e persino per il benessere mentale e fisico degli individui.

Sincronia Neurale e Interazioni Sociali: la ricerca suggerisce che la sincronia cerebrale sia un indicatore della forza delle relazioni interpersonali. Amici intimi, coppie affiatate e anche insegnanti con i loro studenti mostrano livelli più elevati di sincronizzazione neurale. Questo fenomeno potrebbe spiegare l’empatia e la capacità di comprendere le intenzioni altrui.

Prospettive Future: i risultati di questi studi nel campo della sincronia cerebrale aprono la strada a nuove direzioni di ricerca, che coinvolgono anche altre specie animali. Come già detto, studi su pipistrelli e topi hanno rivelato similitudini sorprendenti con i processi osservati negli esseri umani, suggerendo che la sincronia neurale possa essere un fenomeno più ampio e condiviso nella natura.

Conclusioni: la sincronia cerebrale, quindi, rappresenta un’interessante area di studio che integra concetti delle neuroscienze, della psicologia sociale e della fisica quantistica. Questo fenomeno, non solo ci aiuterà a comprendere meglio le dinamiche delle relazioni umane ma, potrebbe anche offrire nuove prospettive sulla salute mentale e sul benessere individuale. L’essere umano, nel profondo della sua biologia, sembra essere programmato per connettersi con gli altri, e la “sincronia cerebrale” potrebbe rivelarsi il passepartout definitivo per accedere a questo processo.

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https://vcresearch.berkeley.edu/news/bat-study-reveals-secrets-social-brain

Fonti:

  1. Wheatley, T. (University of Massachusetts, Dartmouth). “Creating a Unified Brain: The Neuroscience of Interacting Minds.” Consortium for Interacting Minds. [Online] Available: http://www.interactingminds.net/creating-a-unified-brain-the-neuroscience-of-interacting-minds
  2. Montague, R. (Baylor College of Medicine). “Hyperscanning: A Novel Approach for Studying Inter-brain Synchronization in Social Interactions.” Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, vol. 99, no. 3, 2002, pp. 1586-1591.
  3. Denworth, L. “The Neurobiology of Connection.” Scientific American, July 2023, pp. 48-55.
  4. Yartsev, M. (University of California, Berkeley). “Neural Synchronization in Bats: Insights into Interactions Beyond Humans.” Nature Neuroscience, vol. 24, no. 6, 2023, pp. 789-795.
  5. Hong, W. (UCLA David Geffen School of Medicine). “Interacting Neurons: Understanding Neural Synchronization in Mice.” Journal of Neuroscience, vol. 38, no. 11, 2022, pp. 279-287.

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