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GPT come insegnante?

All’emergenza educativa si aggiunge la colonizzazione formativa di Bill Gates?

Il patron di Microsoft ha affermato che i chatbot e i modelli multimodali, come ChatGPT, saranno in grado di aiutare i bambini ad imparare a leggere e scrivere entro i prossimi 18 mesi. La notizia è stata riportata in Italia da Techeveryeye ed Orizzonte Scuola.

Dall’esperienza dei collaboratori di ItaloRED, tra i primi italiani a testare Chat-GPT (OpenAI) anche nella versione di Bing/Microsoft e i suoi derivati, risulta che le intelligenze artificiali MENTONO ogni volta che non hanno una risposta nel loro database, restituendo una risposta approssimativa o addirittura inventata. Alla fine chiedono anche scusa, se viene loro segnalato che l’informazione non è corretta.

Ma non siamo i soli a notare queste disfunzioni. NewsGuard afferma: “Nonostante le promesse di OpenAI, Chat-GPT 4 produce disinformazione più frequentemente e in modo più persuasivo della versione precedente. ChatGPT-3.5 ha generato disinformazione e bufale nell’80% dei casi quando è stato richiesto di farlo in un esercizio di NewsGuard utilizzando 100 false narrazioni e false notizie. NewsGuard ha scoperto che il suo successore, ChatGPT-4, ha diffuso ancora più disinformazione, promuovendo tutte le 100 false narrazioni.” Inoltre, si è osservato che ChatGPT è incline a diffondere fake news e bufale in alcune lingue più di altre.

Link a https://www.newsguardtech.com/misinformation-monitor/march-2023/

Sinteticamente, Bill Gates dice: “Le AI, entro 18 mesi, saranno in grado di aiutare i bambini ad imparare a leggere e scrivere.” Affidereste vostro figlio ad un’intelligenza artificiale sapendo che, imparare a leggere e scrivere, è un processo che avviene tra i 4 e i 7 anni?

Jean Piaget (uno dei massimi scienziati della psicologia dello sviluppo) nei suoi studi afferma che, in questa fase cognitiva della vita umana (4-7 anni), il pensiero non è ancora reversibile. Infatti, il bambino non è in grado di comprendere l’azione compiuta verso uno scopo o un fine, ed è quindi molto vulnerabile agli input errati.

Come strumento compensativo, da affiancare a un insegnante in carne ed ossa, basterebbe un semplice algoritmo dedicato alla lettura e un altro alla scrittura. Algoritmi magari istruiti da un pedagogista ed un esperto di linguistica. Esistono da tempo soluzioni di questo tipo ampiamente testate.

Le acquisizioni più valide, nell’educazione scientifica e tecnologica, sono quegli strumenti mentali di tipo generale che rimangono utili per tutta la vita. Ritengo che il linguaggio naturale e la matematica siano i due strumenti più importanti in questo senso, e l’informatica sia il terzo strumento afferma George Forsythe. L‘informatica va utilizzata “cum grano salis”. E ancora Albert Einstein: “I computer sono incredibilmente veloci, accurati e stupidi. Gli uomini sono incredibilmente lenti, inaccurati e intelligenti. L’insieme dei due costituisce una forza incalcolabile”.

Le intelligenze artificiali non sono ancora pronte per molti compiti e come abbiamo già ribadito in un podcast con il fisico Giovanni Rinaldi, esperto di intelligenza artificiale, le recenti AI generative di successo utilizzano gli stessi utenti come istruttori.

ecco il link https://italored.it/intelligenze-artificiali-big-data-e-big-bufale

Precisiamo che la frase di Bill Gates sopra citata va contestualizzata. Non è stata una dichiarazione spontanea e ponderata, ma una risposta improvvisata data davanti a una folla impressionante. Ciò è accaduto durante la conferenza stampa di Microsoft durante l’evento ASU+GSV di San Diego (17-19 aprile 2023), quando gli è stata posta la domanda se ChatGPT potrà sostituire gli insegnanti in futuro.

In ogni caso, il servizio è rivolto ai maggiori di 13 anni. Ma il Garante per la Privacy Italiano ha evidenziato subito l’assenza di qualsiasi filtro per la verifica dell’età degli utenti, esponendo così i minori a risposte assolutamente inadeguate rispetto al loro grado di sviluppo e consapevolezza di sé.

Nel famoso provvedimento, il Garante ha sottolineato anche la mancanza di un’informativa esplicita e la mancanza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali al fine di “addestrare” gli algoritmi alla base del funzionamento della piattaforma.

Dal 3 maggio, la versione italiana di Chat-GPT contiene questi avvertimenti:

- Il nostro obiettivo è ottenere feedback esterni per migliorare i nostri sistemi e renderli più sicuri.
- Sebbene disponiamo di misure di sicurezza, il sistema può occasionalmente generare informazioni errate o fuorvianti e produrre contenuti offensivi o di parte. 
- Non ha lo scopo di dare consigli.
-Le conversazioni possono essere riviste dai nostri istruttori di intelligenza artificiale per migliorare i nostri sistemi.
- Si prega di non condividere informazioni sensibili nelle conversazioni."

by Roosteram

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