La videosorveglianza è da sempre al centro di accesi dibattiti, in ogni dove, sulla stridente correlazione tra crescente necessità di sicurezza e “sacrosanto” diritto alla privacy. Inoltre, negli ultimi anni, il settore è stato vertiginosamente implementato dalle Intelligenze Artificiali: tecnologia tanto promettente quanto angosciante e, soprattutto, in un costante e velocissimo sviluppo. Il mercato della sorveglianza è in continua crescita e si prevede che supererà il tetto dei 200 miliardi di dollari entro i prossimi 4 anni.
Ma, se è vero che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, in questo caso la “reazione uguale e contraria” si chiama Mac Pierce.
Mac Pierce è nato a Seattle 30 anni fa, cresciuto a Lewiston, in Idaho (dove si è laureato nel 2014), per poi trasferirsi a Boston. Per vent’anni ha lavorato nell’ambito tecnologico, ma sempre con una mentalità fortemente liberale e critica, soprattutto nei confronti di una retorica mai assopita, in particolar modo negli Stati Uniti. Pierce, con il suo operato, lo si può certamente definire come un artista dal forte impegno critico, in particolare nell’approccio a quelle tecnologie (spesso a dir poco “contraddittorie”) che possono ledere privacy e sicurezza individuale, informatica e non. Fedele quindi a se stesso, non deve stupire la sua ultima ingegnosa creazione.
Trattasi di Camera Shy Hoodie: consiste in una normale felpa con cappuccio, quest’ultimo “arricchito” da una serie di LED ad infrarossi che, quando attivi, “accecano” qualsiasi telecamera di sorveglianza per la visione notturna. Il costo totale dovrebbe aggirarsi attorno ai 200 dollari e i componenti sono standard.
ItaloRED si dissocia da qualsiasi utilizzo improprio dell’oggetto indicato nell’articolo.
https://www.macpierce.com/the-camera-shy-hoodie
Infatti, con una licenza Creative Commons, il progetto è anche open-source…per gli amanti del fai-da-te.
Pierce ha concepito la sua Camera Shy Hoodie pensando a tutti coloro che temono ritorsioni a seguito di manifestazioni, proteste o che semplicemente non vogliono essere “tracciati” quando camminano per strada.
Ma Mac Pierce è anche un artista digitale a tutto tondo con una particolare predilezione per le armi di difesa e di attacco. Da quanto ci risulta tutti i progetti di armi di Mac sono pure rappresentazioni artistiche. Ribadiamo che se così non fosse ci dissociamo in toto dal suo modo di fare.
Mi congedo con questa dichiarazione di Mac Pierce, che commenta così il senso del suo progetto:
“Le tecnologie di sorveglianza hanno raggiunto un punto in cui sono diventate potenti e onnipresenti […] solo ora ci rendiamo conto che, forse, non vogliamo che queste <<cose>> siano così potenti […] Ci sono modi in cui possiamo contrastarli. Non dovremmo semplicemente accettare questo status quo!”.
by O.D.B.
